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Sicilia, “dati Covid falsificati per evitare zona rossa”: indagato Razza e 3 arresti

Ruggero Razza, assessore alla Salute della Regione Siciliana
Bufera in Sicilia, i dati sul Coronavirus sarebbero stati falsificati: 3 arresti e indagato l'assessore Ruggero Razza.

È bufera in Sicilia poiché sembrerebbe che i dati sui reali contagi e tamponi siano stati falsificati. I carabinieri del comando provinciale e i Nas avrebbero notificato tre provvedimenti di arresti domiciliari a una dirigente della regione e a due sue collaboratori.


L’assessore Razza annuncia le dimissioni


Agli arresti Maria Letizia Di Liberti dirigente generale del Dipartimento per le attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico, il funzionario Salvatore Cusimano, Emilio Madonia, dipendente di una ditta che si occupa dei flussi informatici dell’assessorato. Pesanti le accuse a carico degli indagati: sarebbero stati falsificato i dati per evitare di far scattare la “zona rossa” e mantenere l’indice sotto i livelli di guardia. 

Sarebbe indagato anche l’Assessore Razza, con conseguenza di sequestro dei suoi dispositivi elettronici.

Le indagini sarebbero nate dopo la scoperta, in un laboratorio di Alcamo (nel Trapanese) i dati falsificati su decine di tamponi. Gli episodi di falso documentati dagli investigatori dell’Arma da novembre (l’ultimo dei quali risalirebbe al 19 marzo 2021) sarebbero una quarantina.

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“Spalmiamo i morti”: le intercettazioni di Razza sui dati Covid falsificati