È stata pubblicata l’Ordinanza relativa agli esami di stato del secondo ciclo di istruzione. Ecco le discipline scelte per l'elaborato previsto.
Si inizia a delineare con più certezza la Maturità 2021: è stata resa pubblica, di fatto, l’ordinanza relativa agli esami di stato del secondo ciclo di istruzione. Ecco le discipline che saranno oggetto dell’elaborato, che aprirà il colloquio, unica prova che gli studenti affronteranno anche quest’anno al posto degli scritti e del tradizionale orale. Andrà ricordato che la commissione sarà interna.
Le informazioni sul resto delle discipline sono reperibili sul sito del Ministero. Di seguito, i file con le materie:
La sessione comincerà a partire dal 16 giugno alle ore 8.30.
L’Esame prevede un colloquio orale, che partirà dalla discussione di un elaborato incentrato su un argomento che verrà assegnato a ciascuna studentessa e a ciascuno studente dai Consigli di classe entro il prossimo 30 aprile.
L’elaborato sarà poi trasmesso dal candidato entro il successivo 31 maggio. Ci sarà dunque un mese per poterlo sviluppare. A ogni studentessa e studente sarà dato il tempo di curarlo grazie anche al supporto di un docente che accompagnerà il percorso, aiutando ciascun candidato a valorizzare quanto appreso.
L’elaborato sarà assegnato in base al percorso svolto e alle discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi, che però potranno essere integrate con contenuti di altre discipline, esperienze relative ai Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento o competenze individuali presenti nel curriculum dello studente.
L’elaborato potrà avere forme diverse, in modo da tenere conto della specificità dei diversi indirizzi di studio, della progettualità delle istituzioni scolastiche e delle caratteristiche della studentessa o dello studente in modo da valorizzare le peculiarità e il percorso personalizzato compiuto.
Dopo la discussione dell’elaborato, il colloquio proseguirà con la discussione di un testo già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di Lingua e letteratura italiana, con l’analisi di materiali (un testo, un documento, un’esperienza, un problema, un progetto) predisposti dalla commissione con trattazione di nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline. Ci sarà spazio per l’esposizione dell’esperienza svolta nei PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento). Il candidato dimostrerà, nel corso del colloquio, di aver maturato le competenze e le conoscenze previste nell’ambito dell’Educazione civica. La durata indicativa del colloquio sarà di 60 minuti.
Il credito scolastico sarà attribuito fino a un massimo di 60 punti, di cui fino a 18 per la classe terza, fino a 20 per la classe quarta e fino a 22 per la classe quinta. Con l’orale verranno assegnati fino a 40 punti. La valutazione finale sarà espressa in centesimi, sarà possibile ottenere la lode.
Nella conduzione dei colloqui si terrà conto del curriculum dello studente: il percorso scolastico, ma anche le attività effettuate in altri ambiti, come sport, volontariato e attività culturali. Il numero di candidati che sostengono il colloquio non può essere superiore a 5 per giornata; l’ordine di convocazione dei candidati sarà secondo la lettera alfabetica stabilita in base al sorteggio dalle singole commissioni.
L’ammissione dei candidati sarà disposta, in sede di scrutinio finale, dal Consiglio di classe. La partecipazione alle prove nazionali Invalsi, che comunque si terranno, non sarà requisito di accesso, e saranno le istituzioni scolastiche a stabilire eventuali deroghe al requisito della frequenza, previsto per i tre quarti dell’orario individuale. Si deroga anche al monte orario previsto per i Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, che non rappresenta, anch’esso, un requisito di accesso. La commissione sarà interna, con il Presidente esterno.
L’Ordinanza sul secondo ciclo fa riferimento anche alle regole per i candidati esterni, che svolgeranno la prova preliminare nel mese di maggio, e comunque non oltre il termine delle lezioni, per poter accedere all’Esame di giugno. Per i candidati esterni, sono sedi di esame le istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione alle quali gli stessi sono assegnati.
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