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Covid, si sfiorano i 23 mila casi: mezza Italia verso il lockdown

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Coronavirus: dati in crescita in Italia. Si sfiora oggi quota 23 mila casi: molte regioni vanno verso il lockdown e si punta a restrizioni su tutto il territorio.

Secondo gli ultimi dati diffusi dal Ministero della Salute, la situazione epidemiologica in Italia è in significativo peggioramento: si registrano oggi +22.865 nuovi contagi e un incremento di +9.018 nuovi positivi. Il numero degli attuali positivi in tutta la Penisola è di 446.439. Si tratta di numeri preoccupanti che spingono il governo a pensare a nuove misure restrittive per fronteggiare quella che dagli esperti viene definita come “terza ondata”.


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Alcune regioni verso il lockdown

“A me sembra che tutta Italia, tranne la Sardegna, si stia avvicinando a passi lunghi verso la zona rossa”, ha dichiarato l’ex capo della Protezione Civile e attuale consulente della Lombardia Guido Bertolaso, esprimendo senza mezzi termini quella che è la preoccupazione della maggioranza dei governatori.

In rosso potrebbero andare da lunedì 8 marzo l’Emilia Romagna, la Campania, che ormai da 10 giorni fa segnare più di duemila casi al giorno, e l’Abruzzo, che ha comunque già due province – quelle di Pescara e Chieti – in lockdown.

A rischio arancione sono invece la Calabria, il Friuli Venezia Giulia e il Veneto, con Lazio e Puglia sul limite. Di fatto, in due terzi dell’Italia saranno in vigore le restrizioni più dure. Senza contare che già molti governatori sono intervenuti con proprie ordinanze, dichiarando zone rosse o arancioni locali.

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Le province di Udine e Gorizia passeranno in arancione da venerdì per decisione del presidente Massimo Fedriga che ha disposto la didattica a distanza per tutti gli studenti delle medie, delle superiori e delle università.

Niente scuola in presenza anche per i ragazzi delle seconde e terze medie e delle superiori del Piemonte. “Abbiamo una situazione che ci dice che quotidianamente le cose stanno peggiorando – sottolinea il presidente Alberto Cirio – Dobbiamo essere pronti ad intervenire chirurgicamente dove necessario”.

La Sicilia, invece, regge ancora bene. Contenuto anche oggi il numero dei contagi e in calo il numero degli attuali positivi. Il governatore della Regione punta alla zona bianca, guardando alla Sardegna.