Reddito di cittadinanza: rese note le date per il pagamento di gennaio. Di seguito, tutti i dettagli.
Il reddito di cittadinanza verrà erogato anche a gennaio. Per chi ne ha diritto ed ha presentato domanda sono disponibili le nuove date della ricarica.
In primo luogo va precisato che, a partire dal mese di ottobre, coloro che beneficiano dell’erogazione monetaria hanno dovuto ritirare la carta presso gli uffici di Poste Italiane per ricevere i pagamenti: quest’ultime, sono già cariche con l’importo che spetta per la mensilità del sussidio.
Si esplicita che la data della ricarica arriverà, come sempre, giorno 27. Al contrario, per i nuovi beneficiari questa sarà fissata al 15.
Dobbiamo tornare indietro al mese di ottobre per scovare le novità che chi percepisce il reddito di cittadinanza deve necessariamente conoscere. In quel mese, di fatto, il sussidio ha compito 19 mesi di attività e dopo 18 mesi di percezione, il reddito di cittadinanza decade in automatico.
Nonostante questo, è possibile rinnovare la domanda del reddito. Come? Attraverso il sito dedicato oppure su Inps online o presso un comune Caf, presentando il modulo Isee aggiornato al 2020 e il modulo Sr180.
Bisogna però sempre tener conto che il decreto 4/2019 specifica che il sussidio in questione può essere rinnovato solo dopo averlo sospeso per un periodo di tempo pari ad un mese, prima dell’eventuale rinnovo.
Occorre, infine, precisare che l’attestazione Isee dovrà essere rinnovata dal prossimo 1° gennaio 2021, pena la decadenza dei requisiti per poter continuare a ricevere il reddito di cittadinanza.
A febbraio 2021, poi, l’Inps valuterà se erogare o meno il sussidio sulla base del nuovo Isee presentato. L’ente statale, di fatto, procederà con il ricalcolo della situazione economica dei richiedenti e se noterà un peggioramento aumenterà l’importo. Nel caso in cui, invece, il calcolo presentato verrà giudicato ottimale, allora si procederà con il taglio dell’aiuto statale.
I limiti da tenere in considerazione sono i seguenti: un ISEE inferiore ai 9.360,00 euro, un reddito familiare inferiore ai 6.000 euro, infine, un valore del patrimonio mobiliare che non sia superiore ai 6.000 euro.
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