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Spostamenti tra comuni e province: cosa prevede il nuovo Dpcm

spostamenti tra regioni
Nuovo Dpcm e spostamenti tra comuni e province, quali sono le novità? Ecco alcuni dettagli trapelati in attesa della pubblicazione del testo del nuovo decreto.

Il nuovo decreto del premier Conte è stato firmato ieri nella notte, dopo molti giorni di lavoro e di confronti sulle misure di adottare. Il nuovo Dpcm entrerà in vigore il 5 novembre e sarà valido fino al 3 dicembre 2020, sostituendo l’ultimo decreto del 24 ottobre.

Nuovo Dpcm: spostamento tra comuni

Secondo la prima bozza del Dpcm, il Governo avrebbe vietato gli spostamenti tra regioni rosse e/o gialle, mentre avrebbe garantito la regolare circolazione tra le regioni verdi.

In particolare, nelle zone rosse sarebbe “vietato ogni spostamento in entrata e uscita dai territori”. Quindi, nelle zone in cui c’è un’elevata criticità, sarebbero vietati anche gli spostamenti “all’interno dei medesimi territori”, facendo riferimento a spostamenti tra comuni e province. Una misura che richiama moltissimo quelle adottate a marzo, durante il periodo di lockdown generale.

Si attende la pubblicazione del testo ufficiale del nuovo decreto per avere tutti i dettagli sugli spostamenti tra comuni e province.

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Cosa cambia col nuovo Dpcm del 3 novembre 2020

Il nuovo Dpcm del 3 novembre 2020 prevede la divisione in tre zone: gialla, arancione e rossa. A ogni regione corrisponde un colore, che sta ad indicare il livello di criticità e di rischio. La fascia di appartenenza di ogni regione è assegnata tenendo conto dell’indice Rt.

Chiaramente sono le zone rosse a essere soggette per lo più a misure restrittive, soprattutto in relazione agli spostamenti. Ma anche le altre regioni hanno alcune misure da rispettare a livello nazionale, come per esempio il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino.

In questa fascia oraria sarà possibile spostarsi solo per motivi di lavoro e di salute, fornendo un’autocertificazione. Tra le altre norme valide a livello nazionale ci sono:

• Autocertificazione per uscire di casa dopo le 22;
• Mostre e musei chiusi;
• Didattica a distanza al 100% per le superiori; mentre per scuole elementari e medie uso obbligatorio delle mascherine;
• Chiusura nei giorni festivi e prefestivi di medie e grandi strutture di vendita;
• Sospensione di concorsi e prove di selezione preselettive;
• Si raccomanda tutti di limitare gli spostamenti.