Sarebbe già pronto un disegno di legge destinato a cambiare in meglio la vita di molti laureati. Il ministro Manfredi ha annunciato l'arrivo delle lauree abilitanti per molte categorie. Non verranno dimenticati coloro che, per esempio, hanno già ottenuto il titolo ma non l'abilitazione.
Gaetano Manfredi
Gaetano Manfredi, ministro dell’Università e della Ricerca, punterebbe a una più diretta, immediata ed efficace collocazione dei giovani nel mercato del lavoro. Ma come? Si punterebbe, per esempio, a rendere numerose lauree abilitanti. Secondo quanto indicato dallo stesso Manfredi nel corso di una diretta web sul portale Skuola.net, la svolta non sarebbe più così lontana: l’approvazione del relativo disegno di legge, già pronto, potrebbe arrivare ben presto.
“Il disegno di legge è pronto, sarà approvato in uno dei prossimi Consigli dei Ministri e sarà uno dei provvedimenti collegati alla finanziaria (quindi con un canale privilegiato) – ha dichiarato il ministro Manfredi-. Si tratta di una riforma importante, strutturale, che incide sull’esame di stato, previsto dalla Costituzione. Ma sono convinto che ci sarà un percorso veloce, credo che per gli inizi del prossimo anno il disegno di legge sarà approvato”.
Gaetano Manfredi ha voluto tranquillizzare anche chi ha ottenuto o otterrà la laurea prima dell’eventuale approvazione della riforma: secondo quanto dichiarato, anche tali soggetti potrebbero evitare di affrontare lo specifico esame di Stato volto all’abilitazione.
“Anche per chi si è laureato prima e non ha ancora preso l’abilitazione (ma ha svolto il tirocinio post laurea)– ha precisato Gaetano Manfredi- ci sarà una norma transitoria che consentirà a determinate condizioni di rientrare nell’alveo delle lauree abilitanti”.
Secondo le ultime indiscrezioni, prima dell’approvazione sarà necessario che il provvedimento finisca prima sul tavolo del pre-consiglio: ciò dovrebbe avvenire già lunedì. Questo passerà poi nelle mani di altri, sarà esaminato a Palazzo Chigi.
Odontoiatri, farmacisti, veterinari e psicologi saranno i primi a godere della laurea abilitante. Seguiranno geometri, agrotecnici, periti agrari e periti industriali laureati iscritti alla nuove lauree professionalizzanti.
Si punterebbe all’abolizione dell’esame anche per futuri architetti, biologi, ingegneri, dottori commercialisti, solamente su iniziativa dei consigli nazionali o delle federazioni.
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