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Al Festival del Cinema di Venezia spazio per Catania: premiato produttore etneo

Il produttore cinematografico catanese ha trionfato a Venezia aggiudicandosi il premio Starlight Cinema International Award come miglior produttore nel sociale con il film “Io ho denunciato”.

Antonio Chiaramonte, produttore cinematografico catanese di origine, conquista a Venezia il premio Starlight Cinema International Award come miglior produttore nel sociale con il film Io ho denunciato.

Il film si snoda in un’approfondita analisi psicologica della vita di un testimone di giustizia che, per aver denunciato racket, estorsioni e violenze fisiche, si ritrova a dover abbandonare la sua terra e i suoi affetti e a vivere sotto scorta. Il personaggio è ispirato alla storia vera di un imprenditore siciliano che dopo anni di soprusi decide di denunciare i suoi aguzzini. Ma la nostalgia lascia il posto alla fierezza di aver compiuto il proprio dovere.

“Sono onorato di aver ricevuto questo prestigioso riconoscimento – commenta Antonio Chiaramonte -. Il film ‘Io ho denunciato’ è inserito in un progetto educativo realizzato in collaborazione con l’avvocato Enzo Guarnera e il Ministero della Pubblica Istruzione”. 

Il premio che Chiaramonte è riuscito a conquistare è stato in passato consegnato a grandi personaggi quali Al Pacino, Maria Grazia Cucinotta, Claudio Santamaria e Isabella Ferrari.

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Duplice l’obiettivo perseguito dal produttore, come raccontato dopo aver ricevuto il prestigioso riconoscimento: “Non solo emozionare il pubblico ma anche, e soprattutto, educarlo, promuovere il progetto di legalità estesa, un rispetto delle leggi che va al di là della scuola, della famiglia e delle realtà sociali frequentate dai ragazzi. Il mio messaggio è che nella vita di tutti i giorni bisogna agire nel rispetto della legge, facendo della legalità il nostro mantra. Dedico questo premio all’avvocato Guarnera, a tutto lo staff, al regista e a tutti coloro che davanti e dietro la macchina da presa fin da subito hanno fortemente creduto e appoggiato questo nuovo modo di fare cinema”.