È un ritorno tra i banchi all’insegna dell’incertezza quello previsto per l’anno scolastico 2020/2021. Tra tanta incertezza, però, una novità positiva per la Sicilia: sono stati stanziati 410.400 euro per l’acquisto di materiali scolastici, strumenti per la didattica a distanza per alunne e alunni meno abbienti. 513 istituti potranno acquistare i materiali, grazie ai fondi del Ministero dell’Istruzione. La scelta degli istituti si basa su precisi parametri: dispersione scolastico e difficoltà negli apprendimenti legati al benessere socio-economico degli studenti e delle studentesse.
“Questa estate, insieme alle misure e alle risorse per la ripartenza – tuona la Ministra Lucia Azzolina – abbiamo voluto dare un segnale concreto alle famiglie in difficoltà. Abbiamo dato soldi direttamente alle scuole per libri e kit didattici. Un finanziamento diretto che consente di venire subito incontro, con acquisti immediati, alle esigenze delle studentesse e degli studenti“.
Il ritorno tra i banchi: data di inizio
Data d’inizio delle lezioni in Sicilia ferma al 14 settembre. Nonostante la scelta dell’inizio dell’anno scolastico sia competenza della Regione, alcuni hanno fatto una scelta autonoma: a Bolzano si torna a scuola il 7 settembre, in Friuli il 16, in Sardegna il 22 e per Puglia e Calabria il ritorno tra i banchi è fissato per il 24 settembre. Altre Regioni sono in dubbio per compiere la stessa scelta: in Abruzzo, il governatore Marco Marsilio prevedere di far slittare l’inizio delle lezioni al 24 settembre. Stessa situazione in Basilicata, dove le lezioni potrebbero iniziare il 24. Nei prossimi giorni la Campania deciderà se far iniziare le lezioni il 14 settembre oppure no.
Il 7 settembre in Alto Adige è fissato il ritorno tra i banchi, stessa data anche per Vo e Codogno. Per il resto, le altre Regioni hanno scelto di stare in linea con le direttive del ministero dell’Istruzione: si torna in classe il 14 settembre nel Lazio, Emilia Romagna, Lombardia , Marche, Molise, Toscana, Liguria, Piemonte, Sicilia, Provincia di Trento, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto.
“Le scuole in Sicilia apriranno il 14 di settembre – ha dichiarato Nello Musumeci alla trasmissione Quarta Repubblica – ma diamo la facoltà ai responsabili di istituto, se non ci fossero le condizioni, di poter spostare l’apertura al 24 settembre”. Se per il ritorno in classe, ogni Regione sta facendo la sua scelta, per le disposizioni anti-Covid le disposizioni sono le medesime.
L’uso della mascherina
Lezioni in presenza e senza mascherina, purché si rispetti il distanziamento. Un’altra decisione sui luoghi comuni sarà presa dal Comitato Tecnico Scientifico per i primi giorni di settembre. L’ingresso a scuola degli studenti può essere scaglionato, una decisione a discrezione da istituto a istituto. Ad ogni scuola saranno fornite le mascherine a studenti e personale.
Febbre oltre 37,5°
Studenti e studentesse dovranno misurare la temperatura a casa. Laddove superasse i 37,5° vi è l’obbligo di restare nel proprio domicilio. I genitori dovranno informare il pediatra o il medico curante, ed in caso di sospetto di Covid-19, si richiederà il test. Non è prevista la rilevazione delle temperatura all’ingresso delle scuole per il personale e per gli studenti.
Caso di Focolai e positività
In caso di sintomi da Covid-19, la scuola deve avvertire il Covid-19 e di conseguenza i genitori. L’allievo o l’allieva dovrà avere una mascherina chirurgica, messo in una stanza adibita alla situazione, dove si procederà alla rilevazione delle temperatura corporea. Il minore dovrà essere in compagnia di un adulto con un distanziamento fisico di almeno un metro, indossando sempre la mascherina fino all’arrivo dei genitori. Quest’ultimi dovranno avvertire il pediatra o il medico in base al caso. Il dipartimento di prevenzione della Asl, in caso di positività notificherà il caso e la scuola dovrà avviare una ricerca dei contatti con azioni di sanificazione della struttura scolastica.
Rientro dopo la guarigione
Per rientrare a scuola si dovrà attendere la guarigione clinica, ovvero l’assenza di qualsiasi sintomo. La conferma avverrà dopo l’effettuazione di due tamponi a distanza di 24 ore- I contatti stretti con il soggetto saranno messi in quarantena per 14 giorni. Le medesime modalità riguardano il personale scolastico.
In caso uno studente o un lavoratore fosse positivo al Covid-19, il Dipartimento di prevenzione dovrà valutare la quarantena per tutta la classe e l’eventuale personale scolastico e l’eventualità di chiudere una parte o l’intera scuola.