Tra le tante perplessità relative all'estate 2020 ne figura una un po' bizzarra: è più corretto dire "Andiamo a mare" oppure "Andiamo al mare"?

L’estate 2020 è ormai nel pieno del suo svolgimento: tra i tanti dubbi che la delicata situazione corrente ha generato in merito alle vacanze, cominciano a farsi strada i primi interrogativi circa le località che val la pena visitare, le migliori spiagge su cui trascorrere oziose mattinate o, ancora, quale sia il modo migliore per conciliare una meritatissima vacanza con gli impegni impellenti, ad esempio lo studio universitario.
Tra le tante perplessità ne figura anche una un po’ bizzarra, a carattere squisitamente formale: è più corretto dire “Andiamo a mare” oppure “Andiamo al mare” ?; “Andare in studio” oppure “Andare a studio” ?
È giunto il momento di far chiarezza. L’Accademia della Crusca, in seguito alle richieste di molti utenti desiderosi di ricevere corrette precisazioni, hanno recentemente riproposto una risposta data da Luca Seriani ne “La Crusca per voi” nel lontano 2004: l’uso della preposizione semplice “a” in espressioni come “Vado a studio” e “Sto a studio”, tipiche dell’uso colloquiale romano, è scorretta. Si tratta, infatti, di varianti tipicamente regionali, che altrove sarebbero notate e censurate.
“A parte l’alternanza tra preposizione semplice e articolata – continua Seriani – si può ricordare che l’italiano familiare di Roma, in accordo con altre parlate centromeridionali, ha la tendenza a sovraestendere l’uso di “a” rispetto a “in”: una tendenza ancora più accentuata una cinquantina d’anni fa. Invece di andare “a studio”, i romani di una volta potevano andare “a fiume” (cioè a farsi un bagno, una vogata o semplicemente a prendere il sole sulle rive del Tevere) e nei romanzi di ambientazione romana di Alberto Moravia, un grande scrittore oggi un po’ dimenticato, si leggono vari esempi utili di questo regionalismo sintattico: oltre agli odonimi (i nomi delle vie) – in cui “a” è a tutt’oggi abituale anche presso i romani colti: a piazza Venezia, a via Condotti – si possono citare frasi come ‘Un vaso di fiori compagno a quello della camera da letto’, ‘Da quel giorno non sarei stato più amico a nessuno'”.
In lingua la forma corretta è, dunque, esemplificata da espressioni quali: “andare al mare”, “al cinema”, “alla spiaggia” o “in spiaggia”, “al lavoro”, “in studio” o “allo studio”.
Il consumo di suolo in Italia rappresenta una delle emergenze ambientali più gravi e sottovalutate:…
Il 2025 volge al termine e il WWF invita a una riflessione profonda: la natura…
Nel 2024 la mobilità in Sicilia ha definitivamente recuperato i livelli precedenti alla pandemia, trainata…
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha presentato le novità sul secondo ciclo dei corsi…
Concorso Atleti Paralimpici Fiamme Oro 2026: uno sport che apre porte e speranze. Il Gruppo…
Catania ha vissuto una serata di grande partecipazione e forte valore simbolico accogliendo il ritorno…
Questo sito utilizza cookie tecnici e cookie di profilazione di terze parti per la gestione pubblicitaria. Puoi esprimere le tue preferenze sui singoli programmi pubblicitari cliccando su "maggiori informazioni". Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie.
Privacy Policy