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Decreto Semplificazioni: cos’è e cosa prevede

Il Premier Conte ha presentato oggi in conferenza stampa il nuovo Decreto Semplificazioni. Vediamo i principali punti della riforma, che prevede lo snellimento della burocrazia.

È stato corale l’appello a ridurre la burocrazia, questa priorità è stata concretizzata con un decreto che semplifica, velocizza, digitalizza i procedimenti amministrativi, sblocca una volta per tutte i cantieri e gli appalti. Questo decreto è la premessa per il rilancio del Paese“. Con queste parole il Premier Conte ha esordito durante la conferenza stampa, svoltasi in tarda mattinata, che ha avuto come protagonista il Decreto Semplificazioni. Durante il suo intervento, il Premier ha palesato la necessità di una burocrazia più snella e di una Pubblica Amministrazione alleata del cittadino. Scopriamo i principali punti del Decreto Semplificazioni.

Conte: “Costruire una strada a scorrimento veloce per il Paese”

Oggi il rapporto tra cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione è un percorso a ostacoli – ha dichiarato ancora io Presidente del Consiglio – una strada tortuosa, in cui finiscono per impantanarsi i progetti e le idee di sviluppo del Paese”.

“Occorre offrire una strada a scorrimento veloce ha continuato – a tutte queste opere, perché si possa avere un rapporto leggero e a portata di click tra le persone, lo Stato e le sue articolazioni. Alziamo il limite di velocità dell’Italia, che deve correre, ma al contempo rafforziamo anche la difesa della legalità”. 

Questo provvedimento rappresenta le basi per il nostro Recovery Plan, il piano per la ripresa, e contiene riforme per le quali andremo poi a chiedere finanziamenti all’Europa“.

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Gli interventi – ha spiegato Conte – riguarderanno un elenco di 130 opere strategiche, individuate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. A queste si sommano quelle per sanità, scuola, caserme, dissesto idrogeologico, carceri, polizia“.

Decreto Semplificazioni: le opere previste in Sicilia

Tra gli esempi di opere a cui si dovrà procedere speditamente, il Premier Conte ha annoverato anche alcune infrastrutture in Sicilia, che da anni richiedono interventi. Tra queste l‘alta velocità di rete tra Palermo, Catania e Messina. “La gara d’appalto – ha promesso Conte – partirà già quest’estate”.

Previsto anche ampliamento della Ragusana – che collega Catania, Siracusa e Ragusa – mentre si procederà anche al potenziamento dell’Agrigento-Caltanissetta. “Commissarieremo – ha continuato, inoltre, il Premier – la diga di Pietrarossa, tra Catania ed Enna”.

Decreto Semplificazioni: i punti principali

Durante la conferenza stampa, il Presidente del Consiglio ha anche illustrato i principali punti, che saranno contenuti all’interno del Decreto Semplificazioni. Ecco quali sono.

Appalti più semplici e veloci

  • Lavori e cantieri più veloci: niente gara d’appalto al di sotto dei 150mila euro, i lavori saranno affidati direttamente alle ditte;
  • procedura senza bando di gara per lavori fino a 5 milioni di euro. Sopra la soglia europea, di 5 milioni appunto, la regola resta la gara d’appalto, ma con procedura abbreviata;
  • procedura senza bando di gara in caso di urgenze derivate dall’emergenza Covid.

Funzionari pubblici, sbloccare i progetti

  • Più rischi per il funzionario che tiene bloccati procedimenti e opere, non per quello che li sblocca;
  • stop alla “paura della firma”, i funzionari devono poter sbloccare lavori e opere.

Stop al blocco dei cantieri

  • Le opere urgenti vanno completate anche in caso di ricorsi e contenziosi in Tribunale;
  • Una squadra di tecnici sarà dedicata a risolvere gli intoppi che bloccano i cantieri;
  • nuovo fondo statale destinato alla conclusione dei lavori.

Stop alle lunghe attese per richieste e autorizzazioni

  • La Pubblica Amministrazione deve in una sola volta esporre tutte le ragioni che giustificano il non accoglimento delle richieste dei cittadini;
  • Tempi compressi per le autorizzazioni rilasciate dalle Conferenze dei servizi: le amministrazioni hanno 60 giorni di tempo per le risposte;
  • la burocrazia non è a carico dei cittadini: nuovi costi e pratiche burocratiche vanno bilanciate, anche con detrazioni fiscali.

Da ora in poi, inoltre, la Pubblica Amministrazione dovrà pubblicare sui rispettivi siti i tempi effettivi di durata delle pratiche, con a fronte i tempi previsti per legge. In questo modo il cittadino potrà sapere se le tempistiche sono rispettate o no.

Edilizia più veloce

  • Demolizioni e ricostruzioni più semplici, procedure più snelle, senza maggior consumo di suolo;
  • incentivi e riduzione del contributo da pagare al Comune per interventi di rigenerazione urbana;
  • norme che facilitino la ricostruzione delle aree terremotate;
  • non sarà più necessaria l’autorizzazione della Soprintendenza dei Beni Culturali per le strutture mobili da collocare su vie e piazze, purché non siano in corrispondenza di siti archeologici e beni di particolare valore storico.

Paletti più forti contro illegalità

  • Protocolli di legalità contro gli appetiti criminali;
  • procedure urgenti per il rilascio della certificazione antimafia attraverso la sola consultazione delle banche dati;
  • trasparenza sui tempi della Pubblica Amministrazione;
  • trasparenza per i cittadini, che devono poter consultare online gli atti.

Più digitalizzazione

  • Stop file agli sportelli, basterà un’app sul cellulare per autocertificazioni, istanze, richieste e dichiarazioni agli uffici pubblici;
  • meno documentazione e moduli richiesti ai cittadini, gli uffici dovranno lavorare in automatico, coondividendo le banche dati sui cittadini.

Autorizzazioni ambientali e bonifiche rapide

  • Dimezzamento dei tempi di valutazione di impatto ambientale sulle opere pubbliche;
  • sblocco degli interventi sulla rete idrica;
  • bonifiche ambientali più semplici e veloci;
  • fondi più veloci per gli interventi contro il dissesto idrogeologico;
  • procedure semplici e veloci per i progetti collegati alle fonti rinnovabili.

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