Coronavirus in Sicilia: malgrado il peggio sembri passato in Italia, la pandemia non si ferma in America e Asia. In varie parti del mondo si vedono crescere i contagi e i morti. Nuovo record con 183 mila contagiati in 24 ore registrato nella giornata di ieri.
Malgrado in Italia il momento più duro della pandemia sembri passato, il Coronavirus continua a tormentare il mondo: se l’Europa si era già avviata verso una fase di convivenza, con la riapertura dei Paesi e la ripartenza del motore economico, il COVID-19 ha costretto alcuni lockdown isolati per alcune città.
Tuttavia, non è il Vecchio Continente a registrare il boom di casi, ma i Paesi dell’America latina di cui il Brasile ne fa lo Stato più colpito dal Covid-19, con 50 mila morti. Salgono i numeri anche negli Stati Uniti e si registra un lieve aumento anche in Giappone. Questi i dati aggiornati a oggi secondo il sito Worldometers. Da essi si evince come la pandemia non sia affatto passata, con oltre nove milioni di casi nel mondo, di cui oltre un terzo tra USA, Brasile e Russia. Preoccupante, tuttavia, il boom di casi in India, con oltre 15 mila positivi confermati in uno dei Paesi più popolati al mondo.
Gli Usa rimangono il Paese che ha registrato più casi di contagi e morti a causa del Coronavirus. I disordini interni non aiutano gli Stati Uniti, i quali registrano 800 morti nelle ultime 24 ore e 36 mila nuovi contagi.
Una parte di questi nuovi contagi (all’incirca 5 mila) sono provenienti dallo Stato del Texas. Qui il governatore repubblicano Greg Abbott ha voluto ribadire ed invitare i cittadini a non uscire di casa se non per casi di emergenza.
Il Paese guidato da Bolsonaro è quello che vede la situazione più drammatica, soprattutto relativa alla condizione dell’America latina. Il Brasile tocca i 50 mila morti in totale, a fronte delle 1.364 vittime delle ultime 24 ore. Mentre si contano circa un milione e 500 mila contagi in totale, secondo solo agli Usa (2 milioni e 400 mila).
L’Europa vede da una parte il ripristino delle attività produttive e commerciali dei singoli Stati europei e dall’altra la comparsa di alcuni focolai isolati. Il caso di Lisbona, la quale rivedrà il ritorno di alcune misure restrittive per fronteggiare il Covid-19 quali la chiusura di bar e centri commerciali. Situazione analoga in Croazia, dove ci si sta muovendo per posticipare le elezioni previste per luglio ed evitare un picco di contagi. Una decisione forse inevitabile dopo che l’Adria Tour organizzato dal tennista Novak Djokovic
Non migliora la situazione tedesca. Infatti, in Germania torna la paura per il virus: il focolaio esploso nel mattatoio Toennies di Rheda-Wiedenbrueck ha portato al ripristino delle misure di lockdown per il distretto di Guetersloh, che conta 360 mila abitanti.
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