L'Università di Catania rinnova il suo sostegno all'Università di Bologna, affinché lo studente Patrick Zaky venga rilasciato immediatamente.
Dopo aver promosso una mozione di solidarietà e sostegno che è stata approvata dal Senato accademico ai primi di marzo, il rettore Francesco Priolo riporta l’attenzione sulla vicenda dello studente iscritto alla laurea magistrale Erasmus Mundus “Gemma” in Women’s and Gender Studies dell’Università di Bologna, arrestato dalle autorità egiziane con l’accusa di incitare alla protesta e di sostenere il terrorismo tramite i social media.
“Lo studente Patrick Zaky è ancora in stato di fermo in una prigione per detenuti politici del Cairo, dai primi di febbraio, le udienze che potrebbero decidere su una sua eventuale scarcerazione vengono rinviate di volta in volta, né la situazione emergenziale dovuta alla pandemia è riuscita ad accelerare i tempi. Al contrario, dati i rischi che si vivono nelle prigioni, questa situazione potrebbe compromettere irrimediabilmente anche le sue condizioni di salute. Per questo rinnoviamo il nostro sostegno alla richiesta dell’Università di Bologna, affinché Zaky venga immediatamente rilasciato”.
“Facciamo nuovamente appello al governo nazionale e alle istituzioni dell’Unione europea affinché intercedano costantemente con le autorità egiziane – afferma il rettore –. L’incolumità e i diritti fondamentali del giovane studente non devono essere in alcun modo violati, la sua salute dev’essere inoltre garantita in un momento di enorme rischio come quello che stiamo attraversando, si percorra ogni possibile strada per far sì che Patrick possa tornare nel più breve tempo possibile agli studi nella sua comunità universitaria”.
Bonus Donne 2024: un nuovo provvedimento alle porte, questa volta rivolto proprio alle donne senza…
Annunciato nuovo appuntamento con il Lungomare Fest: ecco il programma e le modifiche al traffico…
Lavoro Catania: c'è sempre qualche posto disponibile che può fare al caso di chi cerca…
Domenica al museo: cosa visitare a Catania a prezzo ridotto grazie all'iniziativa della "Prima domenica…
Registi della truffa, due coniugi originari di Siracusa, che volevano realizzare un resort di lusso…
"Mare aperto 2024" toccherà anche le coste della nostra Sicilia: cos'è e chi è coinvolto…
Questo sito utilizza cookie tecnici e cookie di profilazione di terze parti per la gestione pubblicitaria. Puoi esprimere le tue preferenze sui singoli programmi pubblicitari cliccando su "maggiori informazioni". Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie.
Privacy Policy