Con l’inizio della cosiddetta “Fase 2”, vengono apportate alcune novità anche nel campo universitario. Secondo quanto si legge dalla Faq pubblicata nelle scorse ore dal Governo, sarà possibile per gli studenti tornare nelle proprie facoltà a sostenere i propri esami di profitto, o ancor di più, di laurea, nelle sedi delle proprie facoltà, abbandonando dunque la non tanto apprezzata modalità online.
Questa possibilità, secondo quanto spiegato da Palazzo Chigi, viene offerta solo nel momento in cui “vi sia un’organizzazione degli spazi e del lavoro tale da ridurre al massimo il rischio di prossimità e di aggregazione e che vengano adottate le misure organizzative di prevenzione e protezione indicate dal Dpcm del 26 aprile 20202″.
“Nel caso in cui non possa essere assicurata l’adozione di tali misure, – si continua a leggere nella Faq – ovvero in tutti gli altri casi in cui non si renda possibile la presenza degli studenti, si potrà ricorrere alle modalità a distanza, nel qual caso dovranno comunque essere assicurate le misure necessarie a garantire la prescritta pubblicità”.
Novità simili anche per le attività pratiche nel campo della ricerca e della formazione superiore, ci si riferisce ovvero alle attività di tirocini, di ricerca e di laboratorio sperimentale e/o didattico ed esercitazioni. Infatti, secondo il Governo, anch’essi potranno “ricominciare ad essere svolte in presenza a condizione che vi sia un’organizzazione degli spazi e del lavoro tale da ridurre al massimo il rischio di prossimità e di aggregazione e che vengano adottate le misure organizzative di prevenzione e protezione indicate dal Dpcm del 26 aprile 2020″.
“Nel caso in cui non possa essere assicurata l’adozione di tali misure, – viene aggiunto anche in questa Faq – ovvero in tutti gli altri casi in cui non si renda possibile la presenza degli studenti e/o ricercatori, si potrà ricorrere, ove possibile, anche alle modalità a distanza.“