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Zero contagi in Sicilia, Osservatorio Salute: “Non prima di fine mese”

Foto di repertorio.
L'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane ha prodotto un nuovo studio per prevedere la fine dei contagi nelle varie regioni italiane. Il modello statistico, tuttavia, non รจ di tipo epidemiologico e si basa sui dati della Protezione Civile.

La fine dei contagi in Sicilia? Stando a quanto comunicato dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane in un report pubblicato in data odierna avverrร  non prima del 30 aprile, tra dieci giorni. Come ben noto, infatti, la situazione epidemiologica nelle varie zone d’Italia รจ differente da regione a regione e anche da provincia a provincia e le zone piรน esposte potrebbero avere tempi piรน lunghi.

In Sicilia l’ultimo giorno d’aprile รจ la data indicata dagli esperti, in Lombardia e nelle Marche, verosimilmente, lโ€™assenza di nuovi casi si potrร  verificare non prima della fine di giugno, in Emilia-Romagna e Toscana non prima della fine di maggio. Queste le proiezioni fatte dagli esperti dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, coordinato dal Professor Walter Ricciardi, Direttore dellโ€™Osservatorio e Ordinario di Igiene allโ€™Universitร  Cattolica, e dal Dottor Alessandro Solipaca, Direttore Scientifico dellโ€™Osservatorio.

โ€œIn questo momento รจ quanto mai necessario fornire una valutazione sulla gradualitร  e lโ€™evoluzione dei contagi, al fine di dare il supporto necessario alle importanti scelte politiche dei prossimi giorniโ€, dichiara il Dottor Alessandro Solipaca. Il nuovo coronavirus SARS CoV-2 ha finora provocato oltre 22 mila e 700 decessi in Italia, dove attualmente si contano circa 172 mila e 400 contagiati.

โ€œLโ€™Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane ha effettuato una analisi con lโ€™obiettivo di individuare, non la data esatta, ma la data prima della quale รจ poco verosimile attendersi lโ€™azzeramento dei nuovi contagi – spiega il Dottor Solipaca โ€“ e si basa sui dati messi a disposizione quotidianamente dalla Protezione Civile dal 24 febbraio al 17 aprileโ€. I modelli statistici stimati per ogni Regione sono di tipo regressivo (di natura non lineare) e, quindi, non sono di tipo epidemiologico, pertanto non fondati sullโ€™ammontare della popolazione esposta, di quella suscettibile e sul coefficiente di contagiositร  R0, ma approssimano lโ€™andamento dei nuovi casi osservati nel tempo.

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La tabella dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute

Le proiezioni tengono conto dei provvedimenti di lockdown introdotti dai DPCM. Pertanto, eventuali misure di allentamento del lockdown, con riaperture delle attivitร  e della circolazione di persone che dovessero intervenire a partire da oggi, renderebbero le proiezioni non piรน verosimili. Infine, si sottolinea che la precisione delle proiezioni รจ legata alla corretta rilevazione dei nuovi contagi. รˆ infatti noto che questi possono essere sottostimati a causa dei contagiati asintomatici e del numero di tamponi effettuati.

Secondo le proiezioni dellโ€™Osservatorio a uscire per prima dal contagio da Covid-19 sarebbero la Basilicata e lโ€™Umbria, le quali il 17 aprile contavano rispettivamente solo 1 e 8 nuovi casi; le ultime sarebbero le Regioni del Centro-Nord nella quali il contagio รจ iniziato prima. In Lombardia, in cui si รจ verificato il primo contagio, non รจ lecito attendersi lโ€™azzeramento dei nuovi casi prima del 28 giugno, nelle Marche non prima del 27 giugno. Infatti, per entrambe le Regioni il trend in diminuzione รจ particolarmente lento. La PA di Bolzano dovrebbe avvicinarsi allโ€™azzeramento dei contagi a partire dal 28 maggio, nonostante il numero di contagi osservati complessivamente รจ basso in valore assoluto (29 casi il 18 aprile), tuttavia il trend dei nuovi casi sta scendendo con particolare lentezza.

Nella Regione Lazio dovremmo aspettare almeno il 12 maggio, nel Sud Italia lโ€™azzeramento dei nuovi contagi dovrebbe iniziare ad avvenire tra la fine del mese di aprile e lโ€™inizio di maggio. Le proiezioni effettuate evidenziano che lโ€™epidemia si sta riducendo con estrema lentezza, pertanto questi dati suggeriscono che il passaggio alla cosรฌ detta โ€œfase 2โ€ dovrebbe avvenire in maniera graduale e con tempi diversi da Regione a Regione. Una eccessiva anticipazione della fine del lockdown, con molta probabilitร , potrebbe โ€œriportare indietro le lancette della pandemiaโ€ e vanificare gli sforzi e i sacrifici sin ora effettuati.