Il primo giorno utile per richiedere il Bonus Inps le migliaia di richieste avevano fatto andare in tilt il sito. Vediamo com'è cambiata la situazione con gli ingressi scaglionati.
Il Bonus Inps, come previsto dal decreto “Cura Italia”, ha lo scopo di aiutare professionisti, lavoratori autonomi e dipendenti in cassa integrazione, a superare la grave emergenza economica determinata dal blocco per il Coronavirus. Nel primo giorno utile per richiederlo, tuttavia, le richieste erano state talmente tante da mandare in tilt il sito dell’Inps, costretto a scaglionare gli ingressi per l’inoltro delle domande. Vediamo, quindi, com’è cambiata la situazione dopo l’inizio della turnazione per gli accessi al sito.
In appena 16 ore, così come comunicato dallo stesso ente per la previdenza sociale, il numero di domande inoltrate ha raggiunto quasi i due milioni. Di queste 1 milione e 660mila, la maggioranza, sono costituite da richieste per il bonus Inps da 6oo euro, mentre 181.683 sono domande per congedi parentali e 14.047 per il bonus baby sitting.
Corposo anche il pacchetto di richieste arrivate per la cassa integrazione, calcolate in un numero di 86.140 per un totale di più di un milione e 500mila beneficiari. Questi aiuti economici andranno a sostenere tutti quei liberi professionisti e partita IVA costretti a chiudere temporaneamente le proprie attività, in ottemperanza ai decreti governativi per il contenimento del contagio da Covid-19.
Il primo giorno per presentare le domande il sito dell’Inps ha vissuto un vero e proprio click day, con la corsa degli utenti per accaparrarsi il bonus. In realtà, però, come specificato dal Presidente Pasquale Tridico, tutte le richieste in linea con i requisiti avranno esito positivo. Sebbene per il bonus Inps sia previsto, infatti, un tetto massimo di spesa, il Governo ha garantito eventuali nuovi finanziamenti.
L’esperienza del click day, comunque, ha convinto i responsabili Inps a disporre una turnazione degli accessi al sito, garantendo la fascia oraria dalle 9.00 alle 16.00 a patronati e intermediari, mentre dalle 16.00 fino a sera a tutti i cittadini.
Lo scaglionamento degli ingressi ha certamente migliorato la funzionalità del sito, così come confermato dagli operatori Caf, che sono riusciti a svolgere la propria attività senza eccessivi problemi. Continuano a lamentare, tuttavia, i tempi ancora troppo lunghi del sito, che rallentano non poco le operazioni.
Inas-Cisl, per esempio, denuncia di aver raccolto in appena una giornata circa 100mila domande, ma di essere stati in grado di inoltrarne soltanto una parte. I patronati, inoltre, lamentano come siano necessari più accessi al sito per poter portare a termine ogni domanda.
Il dubbio è che la scansione degli ingressi per la richiesta del bonus Inps non sia stata pienamente rispettata, andando a gravare sui server. A confermarlo sono stati gli stessi patronati, informati da alcuni clienti che, in orario a loro non consentito, avevano fatto accesso e inoltrato la domanda sul sito.
Se i patronati, seppure con qualche difficoltà, stanno riuscendo a presentare le domande per il Bonus Inps e per la cassa integrazione per aziende e lavoratori, i professionisti non avranno, probabilmente, la stessa fortuna. Infatti non è ancora arrivata l’autorizzazione ai professionisti per presentare la richiesta per l’indennità di 600 euro.
La paura, quindi, è che il via libera del Ministero del Lavoro e dell’Inps a variare le abilitazioni informatiche degli intermediari, a favore dei professionisti, non arrivi in tempo, essendo un’operazione che richiede alcuni giorni.
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