Succede nel capoluogo siciliano, dove gli studenti chiedono di usufruire di lezioni online fino a quando il Coronavirus non sarà più un pericolo.
Gli studenti dell’Università degli Studi di Palermo cercano soluzioni contro le possibilità di contagio che esistono nelle aule e nei corridoi delle loro facoltà. L’idea che hanno avuto è semplice: lezioni online.
È questo quello che chiedono al magnifico rettore dell’Università di Palermo Fabrizio Micari tramite una petizione online. Lanciata dallo studente Pietro Melia, è accompagnata anche da un messaggio diretto al dirigente: “Il Coronavirus (COVID-19) sta affliggendo il territorio italiano. Dopo gli stati di emergenza proclamati dalle regioni Lombardia, Veneto e Friuli-Venezia Giulia, Reggio Emilia e Liguria, Noi, in qualità di studenti dell’Università degli Studi di Palermo, chiediamo in via precauzionale, fino ad emergenza cessata, di poter utilizzare la Rete come strumento per il regolare svolgimento delle lezioni.”
Il messaggio continua spiegando il perché di questa richiesta: “le aule, come d’altronde tutti i locali universitari, possono essere, loro malgrado, mezzo di trasmissione tra individui del terribile quanto nefasto virus. I luminari del settore medico-scientifico suggeriscono la non frequentazione di luoghi particolarmente soggetti ad affollamento.”
Inoltre cita un comunicato datato 31 gennaio che dice: “Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha deliberato lo stanziamento dei fondi necessari all’attuazione delle misure precauzionali conseguenti alla dichiarazione di “Emergenza internazionale di salute pubblica” da parte della Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)”.
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