Giambattista Scirè, ricercatore dell’Università di Catania, aveva scritto qualche settimana al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per raccontare la sua storia, legata a un concorso irregolare bandito dall’Università di Catania per un posto di ricercatore in Storia contemporanea nella sede di Lingue di Ragusa. Nella lettera chiedeva a Mattarella giustizia in merito al suo caso. La risposta è arrivata dalla Presidenza della Repubblica e firmata dal Direttore dell’Ufficio Stefano Erbani:
“Gentile dott. Scirè, rispondo alla lettera da lei inviata al Presidente della Repubblica. Il Capo dello Stato segue con grande attenzione le questioni da lei evidenziate, nella convinzione che, anche nel settore universitario, occorre sempre seguire i principi di legalità e trasparenza. Le università italiane possono vantare livelli di eccellenza in vari campi del sapere e riscuotono i migliori risultati laddove si fondano sull’autonomia e libertà dell’insegnamento, guidate esclusivamente dal principio del merito. Augurandole di trovare riscontro alle sue aspettative nel corso della carriera universitaria, le porgo i più cordiali saluti”.