Il Centro Operativo per le Emergenze consentirà di dare risposte immediate in caso di incidente ed è una struttura essenziale per l'Aeroporto.
Da ieri l’Aeroporto di Catania è più sicuro: nasce un’area deputata ad accogliere tutti i soggetti coinvolti in caso di incidente. È stata infatti inaugurato ieri mattina il COE, il Centro Operativo per le Emergenze, realizzato nello scalo catanese al sesto piano della Torre uffici SAC. Si tratta di una struttura obbligatoria sia in base alla normativa nazionale Enac che in base a quella internazionale.
Alla presenza del Responsabile direzione aeroportuale Sicilia orientale di Enac, Vincenzo Fusco, del Presidente e dell’Amministratore delegato della società di gestione dell’Aeroporto di Catania, Sandro Gambuzza e Nico Torrisi, del consigliere di amministrazione Fabio Scaccia, dell’accountable manager Marco Franchini e del post holder di area movimento, Gianluca Storaci, sono state illustrate le funzioni della nuova struttura, necessaria per il coordinamento delle operazioni di emergenza in caso di crash aeroportuale.
Sulle funzioni proprie del COE si è soffermato il direttore Fusco. “Compito precipuo di una società di gestione aeroportuale è dare risposte immediate in caso di incidente – spiega –. A questo scopo, nei momenti immediatamente successivi alla notizia di crash aeroportuale, viene costituito il COE dove, nel giro di poco tempo, affluiscono tutte le unità che devono operare nell’emergenza. Successivamente, l’aeroporto, che è un sistema chiuso e sterile, viene dunque aperto alla rete dei soccorsi esterni coordinata dalla Protezione civile”.
“Questa sala, realizzata in un’area della Torre uffici da anni lasciata in stato di abbandono, è necessaria e indispensabile, ma ci auguriamo non debba servire mai – sottolineano Gambuzza e Torrisi –. La società di gestione aeroportuale in coerenza con quanto previsto dal Piano di Emergenza aeroportuale, deve assicurare il coordinamento delle attività di soccorso in caso si verificasse un incidente, e quindi ne deve essere dotata”.
L’incontro di ieri anticipa la simulazione di inconveniente aereo in pista, prevista per il prossimo 27 novembre proprio per testare la funzionalità del sistema di sicurezza e soccorso. “Sarà un momento di verifica fondamentale di tutta la macchina organizzativa – afferma Marco Franchini, accountable manager dell’Aeroporto di Catania –. Una simulazione che vedrà tutti gli attori coinvolti operare per coordinare e gestire il momento di emergenza.
Tra l’altro, il test vedrà coinvolto anche il Canale sanitario,tramite il presidio medico in airside; un sistema atto a garantire l’isolamento e l’alto biocontenimento, di passeggeri con sospette malattie infettive. È diretto dalla centrale operativa dell’USMAF, presente presso il sedime aeroportuale, ed è uno dei tre attivati per decreto, oltre Milano e Roma.
Lasala COE si trova al 6° piano della Torre uffici ENAC del terminal A ed è sempre disponibile in caso di necessità. I lavori per la realizzazione sono stati avviati nel gennaio 2019 per concludersi nel mese di maggio 2019.
Il COE si costituisce a seguito della ricezione della notizia dello stato di incidenteda parte degli Enti e soggetti interessati. Gli Enti coinvolti nel COE provvederanno ad attivare le azioni di propria competenza per come specificato nel PEA (Piano emergenza aeroportuale). Il COE mantiene costantemente i contatti con il Posto Mobile di Comando e gli enti coinvolti nell’emergenza utilizzando radio e dispositivi telefonici.
Il COE è composta da uno o più̀ rappresentanti, o delegati, dei seguenti Enti e soggetti, che abbiano potere decisionale in merito alle operazioni in atto:
• ENAC DA;
• ENAV;
• SAC SpA;
• Primo Soccorso Aeroportuale;
• Guardia di Finanza;
• Polizia di Frontiera;
• Protezione Civile;
• VVF;
• Istituzioni, Enti e società̀ necessari alla gestione dell’emergenza in considerazione delle caratteristiche dell’evento.
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