Il test di Medicina, da sempre, è una delle prove più difficili da superare. Quest'anno il 78% di chi ce l'ha fatta aveva un asso nella manica: la preparazione del liceo biomedico.
Da anni ormai il test di medicina non fa che diventare sempre più selettivo e l’asticella della difficoltà per superarlo è sempre più alta. Per questo motivo già al liceo c’è chi sceglie un percorso che permetta di affrontare in serenità il test. Come riporta il Corriere della sera, il liceo biomedico è già considerato da molto la porta di accesso a Medicina: non solo gli iscritti sono raddoppiati, ma da quanto emerge il 78% degli iscritti a un liceo biomedico ha superato il test di medicina nel 2019.
Il liceo biomedico è un liceo classico o scientifico sperimentale, nel quale sono presenti 50 ore in più di biologia e laboratori nel triennio. Da un anno all’altro – scrive il Corriere – sono raddoppiate le scuole che hanno attivato il percorso: erano 63 nel 2018/2019, ora sono 135, selezionate tra 400 candidature. 2100 formatori impegnati, di cui 1500 medici. I dati, decisamente incoraggianti, sono stati presentati nel corso di due incontri organizzati al Miur, il 30 settembre e il 7 ottobre, tra presidi e rappresentanti provinciali dell’Ordine dei medici.
I numeri sono ancora più importanti se guardiamo alla preparazione che il liceo biomedico fornisce a chi sceglie di frequentarlo per iscriversi successivamente a Medicina: il 78% degli iscritti a un liceo biomedico ha passato il test d’ingresso nel 2019. C’è da dire che la percentuale di abbandono è alta: il 20% degli studenti cambia infatti indirizzo prima di terminare il triennio. Questa cosa non deve, però, essere vista in maniera negativa dato che il/la ragazzo/ragazza capisce attraverso l’esperienza dei primi anni che questa non è la sua strada.
L’obiettivo è quello di far partire una sperimentazione su scala nazionale, che porti il liceo biomedico a diventare un vero e proprio indirizzo ordinario a partire dal 2020/21. Se così fosse, si potrebbe addirittura pensare al passo successivo: riservare un 70% dei posti delle facoltà di Medicina agli studenti del liceo biomedico, “spalmando” la selezione sui tre anni di corso. Non solo si avrebbe un ingresso graduale dei ragazzi all’interno della professione medica, quindi, ma si eviterebbe anche la formazione privata successiva al liceo, per la preparazione al test.
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