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Sicilia, incidenti stradali in calo nel 2018: ma è boom di vittime quest’estate

Foto archivio.
Un’estate di incidenti mortali nelle strade siciliane: droga, alcol o semplice distrazione e violazione del codice stradale costano la vita quasi ogni giorno a giovani e meno giovani. Numerose le vittime registrate negli ultimi due mesi: sette solo nel Catanese.

Sembra dover assumere i caratteri di un’emergenza sociale la piaga degli incidenti stradali mortali nelle strade siciliane. Un tragico bilancio approssimativo, che non si basa su statistiche ufficiali, ma tiene conto solo delle notizie di cronaca, vede quasi quotidianamente, in questi mesi estivi, un morto nelle strade siciliane.

Da Catania a Palermo, da Siracusa a Ragusa le strade siciliane quest’estate sono state il tragico epilogo di vite spezzate, spesso per colpa di alcol e droga. Numerosi sono stati, infatti, gli incidenti mortali registrati nell’Isola negli ultimi due mesi. La tragedia di Vittoria, dove hanno perso la vita i due cuginetti Alessio e Simone, ne è l’esempio peggiore. Altre due giovani vittime della strada, sono i fratellini dell’incidente di Alcamo, provocato dal padre che trasmetteva una diretta social mentre era alla guida, tra l’altro con sostanze stupefacenti addosso.

Gli incidenti di Vittoria e Alcamo, accomunati dalla stessa fine per le giovani vittime, sono il sintomo di un fenomeno sempre in crescita, che non si riduce al solo abuso di droghe e sostanze stupefacenti, ma si esprime nella follia criminale di mettersi alla guida dopo l’assunzione stessa. Ancora la droga, è costata la vita ad una giovane mamma in provincia di Scicli, investita da un uomo mentre gettava la spazzatura al termine di un turno di lavoro.

Non solo droga e alcol all’origine degli incidenti, più spesso forse a giocare il ruolo fatale è la distrazione o dalla violazione del codice stradale. Secondo l’ultimo rapporto Istat sugli incidenti stradali relativo al 2018 pare che gli incidenti derivino soprattutto da comportamenti errati. Tra i più frequenti si confermano la distrazione alla guida, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata (nel complesso il 40,8% dei casi). Le violazioni al Codice della Strada più sanzionate sarebbero proprio l’inosservanza della segnaletica, il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza a bordo e l’uso del telefono cellulare alla guida.

Dall’inizio dell’estate 2019, solo nel Catanese si sono verificati 7 incidenti mortali, l’ultima tragedia è avvenuta a Paternò qualche giorno fa, dove ha perso la vita un giovane di 17 anni a bordo della sua vespa. Un altro incidente è stato fatale ad un uomo in moto che si è schiantato contro un palo della luce nei pressi di Etnapolis. A luglio quattro vittime della strada: un 22enne nei pressi di Aci castello, un uomo di 55 anni nei pressi della galleria di Canalicchio, un uomo nell’Asse dei servizi, una donna catanese di 49 nella Catania Messina. Mentre a giugno, l’autostrada A19 Catania-Palermo, scenario di diversi incidenti, ha registrato l’ennesima vittima.

Tuttavia, stando agli ultimi dati Istat, nel 2018 complessivamente gli incidenti stradali in Sicilia sembrerebbero in leggerissimo calo rispetto all’anno precedente (11.017 nel 2018 contro 11.056 nel 2017). Gli incidenti mortali registrati dall’Istituto sono 210 per il 2018, contro i 208 del 2017. Il tasso di mortalità stradale, calcolato su 100.000 abitanti nel 2018 è leggermente superiore al 2017, ma in calo rispetto al 2010, quando i morti della strada in Sicilia erano 279. È ancora presto per conoscere le stime relative al 2019, ma il tragico bilancio registrato negli ultimi mesi non fa ben sperare.

 

 

 

 

A proposito dell'autore

Sofia Nicolosi

Sofia Nicolosi nasce a Catania il 16 settembre 1997. Laureata in Relazioni internazionali, sogna di poter avere un futuro nel giornalismo e nella comunicazione in ambito europeo e internazionale. Dopo la scrittura e lo storytelling, le sue grandi passioni sono i viaggi e lo sport. Tra i temi a cui è più legata: i diritti umani e i diritti sociali, l'uguaglianza di genere e la difesa ambientale.
Contatti: s.nicolosi@liveunict.com