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Sicilia, sbloccate 46 borse di studio per le specializzazioni di Medicina

Dopo i ritardi degli ultimi giorni, il governo regionale ha reso nota la delibera che stanzia 5 milioni di euro per le borse di studio per l'accesso alle scuole di specializzazione dei giovani medici.

Nonostante i numerosi ritardi, si sbloccano le specializzazioni dei giovani medici in Sicilia: durante l’ultima seduta, la giunta Musumeci ha confermato l’autorizzazione data il 27 giugno per uno stanziamento di cinque milioni, pari a 46 borse di studio per le scuole di specializzazione di Medicina in Sicilia.

Prima dell’approvazione c’erano state le critiche dell’Associazione italiana giovani medici (Aigm), le proteste dell’opposizione e le preoccupazioni del rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari, che speravano nell’approvazione di un maggior numero di borse.

Come spiegato dall’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla, i contratti aggiuntivi delle Regione non erano stati inclusi nel bando del Miur per le borse di studio dell’area medica, in quanto il ministero aveva chiesto chiarimenti tecnici. La giunta ha finalmente fornito le spiegazioni richieste, con una delibera che attribuisce i cinque milioni impegnati al Fondo sociale europeo e ad altri fondi extra-regionali.

“L’assessorato all’Istruzione e alla formazione professionale – si legge in una nota esplicativa pubblicata sul sito della Regione –, titolare dell’azione amministrativa, ha oggi stesso completato la procedura sollecitata dal ministero, dal quale ha ricevuto esplicita assicurazione della imminente e tempestiva pubblicazione del decreto integrativo recante l’assegnazione degli ulteriori 46 posti regionali alle scuole di specializzazione degli atenei di Catania, Messina e Palermo”.

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Del resto, dalle opposizioni attaccano, lamentando l’insufficienza dei fondi per coprire il fabbisogno della Regione. In particolare, il presidente della Commissione Formazione Luca Sammartino ha dichiarato: “Il Governo regionale lamenta la mancanza di medici ma resta inerme. Propongo di sfruttare il fondo sul diritto allo studio, e non il solo fondo sociale europeo, per le borse di specializzazione regionale al fine di creare una nuova classe sanitaria siciliana basata su qualità, competenze e attrattività”.