Gli studenti del liceo catanese "Spedalieri" continuano a protestare con un comunicato che spiega le ragioni degli scioperi.
Il grave malessere avvertito dagli studenti catanesi a causa dei problemi dell’edilizia scolastica, è sfociato in questi giorni in continue proteste, mobilitazioni, occupazioni, fino ad arrivare a un lungo comunicato scritto dagli studenti del liceo classico “Nicola Spedalieri“, una delle scuole in cui i problemi legati alla sicurezza non sono pochi.
Gli studenti nel comunicato, infatti, citano “le pareti divorate dalla muffa, i cornicioni che crollano, la palestra inagibile da ben quattro anni, le scale di sicurezza chiuse con catene o sedie e, non ultimo in ordine di importanza, la mancanza di un documento completo di agibilità“. Raccontano inoltre un episodio molto grave avvenuto l’ottobre scorso: durante un’assemblea uno studente è stato colpito da una scarica elettrica (senza riportare gravi conseguenze) a causa della mancanza del “salvavita” nell’istituto, di cui era stata promessa l’installazione, che, però, dopo questi mesi non è ancora avvenuta.
Gli alunni della scuola riconoscono che “la preside reggente si è indubbiamente attivata per dare il via a lavori di manutenzione”, ma “a causa di mancanza di fondi sufficienti, riguardano interventi di piccole entità, le classiche “toppe” che non rappresentano soluzioni definitive”.
Proprio a questi malesseri, e all’amore che gli studenti nutrono per la propria scuola, sono dovute le numerose proteste di cui sono stati protagonisti dichiarando: “Oggi gli studenti si trovano costretti a un nuovo atto di disobbedienza. Sì, disobbediamo. Per amore dello Spedalieri. Gridiamo le nostre ragioni e vorremmo che tutti ascoltassero”.
In seguito alle proteste, gli studenti avevano anche ottenuto un incontro con il prefetto, che a quanto dichiarato dagli stessi non ha sortito l’effetto desiderato: “A nulla è servito poi l’incontro davanti al prefetto, durante il quale la preside ha smentito le affermazioni delle due studentesse presenti in rappresentanza del liceo Spedalieri”.
Gli studenti chiedono quindi risposte e chiarimenti ai tanti interrogativi che hanno posto, perché, consapevoli che la scuola è il loro ambiente di lavoro, rivendicano il loro diritto ad avere locali sicuri e a norma.
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