Un giovanissimo e talentuoso street artist ha recentemente colorato la città di Catania con murales raffiguranti squali e altri elementi naturali. A LiveUnict, Vim racconta la sua arte.
Se siete soliti passeggiare per le strade di Catania, vi sarà sicuramente capitato di imbattervi in enormi squali dall’aspetto terrificante ed estremamente magnetico. Non stiamo parlando di animali in carne e ossa, bensì di una serie di murales che, qualche settimana fa, sono apparsi sul retro di alcune edicole, suscitando l’apprezzamento e la curiosità di molti. L’artista che li ha dipinti è un giovanissimo e talentuoso street-artist catanese: Vincenzo Magno, in arte Vim.
Classe 1996, Vincenzo ha conseguito la laurea in “Pittura” presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera di Milano e adesso porta la sua arte in giro per le strade della città con una bomboletta spray e tanta voglia di comunicare la sua particolare visione del mondo. “La mia storia artistica inizia alcuni anni fa durante il liceo. Con una bomboletta spray ho intrapreso una ricerca da autodidatta nel campo della pittura su pareti di edifici abbandonati e ho realizzato i miei primi affreschi. Una volta superate timidezze e resistenze, ho iniziato la mia attività con rappresentazioni figurative, cercando di riprodurre “il visibile della realtà”, racconta ai microfoni di LiveUnict.
“La mia esperienza personale, concernente la ricerca artistica, si è costruita inizialmente attraverso l’interesse verso il mondo reale. Non solo dal mondo reale, quello fisico, ho tratto motivazioni e ispirazione, ma anche dalla realtà interna, cioè dalla sensibilità interiore, fatta di emozioni, passioni, fantasie e cultura che ha animato e anima tuttora il mio pensiero. La bomboletta spray è lo strumento principale, il mio compagno fedele nelle mie escursioni artistiche: mi assicura l’immediatezza esecutiva e interpretativa al momento di ciò che intendo rappresentare”.
Sono moltissime le forme d’arte che, da sempre, infestano i muri e gli spazi pubblici di ogni città, ma negli ultimi decenni quella che viene definita “Street Art” ha sicuramente fatto un salto di qualità: da arte controversa, oggetto di numerosi dibattiti circa la sua stessa natura e la sua validità in ambito artistico, pian piano ha saputo dimostrare di essere un fenomeno socio-culturale importante e a imporsi come attività artistica di livello, in grado soprattutto di cambiare e di migliorare il volto delle città.
L’arte di Vincenzo Magno cerca di inserirsi in questo contesto tramite un approccio al vero di stampo naturalistico. “La mia attenzione è sempre stata fortemente influenzata dal naturalismo e dal realismo del mondo visibile. La passione, per esempio, per gli squali nasce forse dall’inconsapevole necessità di non sentirsi preda nella vita e di saper gestire i timori e le aggressività che subiamo nella vita quotidiana, un modo per esorcizzarne la paura. Dipingere squali per avvicinarsi “all’altro” con l’intento, magari, di lasciare un segno”.
Tuttavia tra i soggetti preferiti dall’artista ci sono anche personaggi cinematografici, come quelli più famosi interpretati da Leonardo Di Caprio e Johnny Depp. “Li ho realizzati perché sono rimasto impressionato dalle loro prestazioni interpretative sulla scena. Le loro performance e capacità di risolvere con determinazione i tanti imprevisti e difficoltà, la forza espressiva e volontà estrema di non scoraggiarsi mai, mi hanno interessato ed emozionato. Inoltre, mi sono cimentato nell’esecuzione di un murale che rappresentasse Papa Francesco per ricordare che la dimensione spirituale nella vita è un riferimento che è saggio non trascurare”.
A proposito della recentissima iniziativa che l’ha visto dipingere squali in giro per Catania, ha inoltre precisato: “Ho sempre dipinto quest’icona del terrore dei mari. L’esigenza artistica di mantenere un rapporto quasi dialogico con questa creatura, utilizzando spazi pubblici come il retro delle edicole dei giornali a Catania, mi sembrava quasi indispensabile. È stato anche un modo per scuotere la città di Catania, per risvegliare l’interesse verso l’arte e per far riscoprire all’osservatore distratto che siamo circondati dalla bellezza, da quella semplice, ordinaria, antica a portata di mano e di tutti, che possiamo riscoprire e incontrare ovunque e rispettare”.
Nonostante la giovanissima età, lo street-artist sembra dunque avere già ben chiare le idee in testa e nel suo futuro c’è l’intenzione non fermarsi: tra i prossimi obiettivi c’è, prima di tutto, quello di ampliare la sua formazione, proseguendo gli studi a Milano, e tentare di esplorare nuovi orizzonti coniugando la sua passione per la pittura con la scultura. Per tutti coloro i quali desiderano seguire il suo stesso percorso artistico, Vincenzo infine ha dei consigli che possono rivelarsi preziosi.
“Premesso che approfondire con lo studio sia un cammino da non trascurare, un principio base da osservare è quello di evitare di deturpare pareti e muri di edifici soprattutto nel centro storico con la pretesa di avere creato un’opera d’arte. Bisogna utilizzare spazi autorizzati da parte di istituzioni locali e strutture fatiscenti lasciate in rovina dai proprietari per realizzare delle rappresentazioni artistiche. Solo così la città può diventare un nuovo museo“.
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