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Almalaurea: meno disoccupazione fra i laureati, ma stipendi piĆ¹ bassi

cerco lavoro Catania
I dati del rapporto annuale Almalaurea evidenziano una diminuzione del tasso di disoccupazione per i neolaureati, ma allo stesso tempo l'abbassamento del loro salario.

I laureati trovano lavoro prima rispetto ad un semplice diplomato, ma le retribuzioni mensili rimangono comunque basse e si aggirano intorno ai 1.107 euro per i laureati di primo livello e 1.153 euro per i laureati alla magistrale.

Questi i dati del rapporto annuale Almalaurea (Consorzio Interuniversitario), presentato a Torino da Gaetano Manfredi (rettore dell’UniversitĆ  Federico II di Napoli), Ivano Dionigi (presidente Almalaurea) e Gianmaria Ajani (rettore dell’UniversitĆ  di Torino).

Se aumenta il livello del titolo di studio posseduto diminuisce il rischio di restare intrappolati nella disoccupazione, giacchĆ© i laureati sono in possesso di strumenti culturali e professionali piĆ¹ adeguati a reagire ai mutamenti del mercato del lavoro. Si registrano vantaggi occupazionali significativi rispetto ai diplomati di scuola secondaria: 78,3% il tasso occupazionale tra i laureati, contro il 65,5% dei diplomati.

Ma non tutte le lauree danno le stesse possibilitĆ  occupazionali. Chi si laurea in Medicina e in Ingegneria ha piĆ¹ opportunitĆ  di trovare un’occupazione, mentre maggiori difficoltĆ  si registrano per i laureati nell’ambito psicologico, giuridico e geo-biologico.

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Si evidenzia un miglioramento rispetto all’anno scorso ma sono pochi i laureati nel nostro Paese rispetto alla media europea, e a questo giĆ  corposo numero si aggiunge chi abbandona gli studi prima del conseguimento del titolo, come ha denunciato il presidente Almalaurea Ivano Dionigi.
Inoltre nel percorso accademico ha ancora un peso significativo la provenienza socio-culturale dello studente e della sua famiglia.