Chi l'ha detto che essere single significhi per forza qualcosa di negativo? Essere single ha i suoi lati positivi. Secondo gli ultimi studi, i single se la passano meglio di chi fa vita di coppia ed è sposato.
Secondo i più recenti studi e rapporti di dati statunitensi e non solo, emerge una realtà interessante circa il matrimonio, la vita di coppia e i single. Al giorno d’oggi si arriva all’altare molto più tardi di un tempo, e soprattutto molti scelgono proprio di non sposarsi. Secondo il rapporto dell’ufficio del censimento statunitense, il numero di adulti non sposati ha raggiunto nel 2017 livelli mai osservati prima d’ora: più del 45% dei residenti, circa 110 milioni di persone di età superiore ai 18 anni , è divorziata, vedova o è sempre stata single. E l’età durante la quale si pronuncia il famoso “sì” è sempre più matura: mentre negli anni 70, 8 persone su 10 si sposavano entro i 30 anni di età, oggi, invece, per osservare lo stesso rapporto numerico si devono aspettare i 45 anni.
Tutto ciò è il risultato di una profonda rivoluzione culturale che è intercorsa tra la fine del secolo scorso e l’inizio del nuovo millennio, che ha profondamente cambiato lo stile di vita delle persone. Oggi le priorità rispetto sono cambiate: rispetto alla generazione dei nostri genitori che ritenevano fondamentali il matrimonio e il concepimento di un figlio, gli adulti adesso sono concentrati maggiormente sull’istruzione e sulla ricerca di un lavoro stabile, esito anche di un mutamento nel mondo del lavoro e dell’economia.
La scelta di rimanere single o anche se accoppiati di non andare all’altare è una tendenza ormai sempre più diffusa. Uno studio condotto su 9mila adulti in Germania, inoltre a rivelato che le persone sposate prese in analisi dai ricercatori non godevano di una maggiore autostima rispetto a chi era single. Ad essere più appagati sono proprio i single, che vivono in maniera più libera, senza dover cedere ai compromessi della vita di coppia. Infatti, una relazione può essere motivo di stress, soprattutto se si parla di matrimonio e convivenza. A confermare il miglior stato di salute psicofisica dei single è un altro studio americano su 79mila donne di età compresa tra 50 e 79 anni, che ha evidenziato come le donne che erano rimaste single invece di sposarsi o che avevano divorziato invece di restare sposate mostrassero i risultati migliori.
Viene sfatato così il mito che vede i single più tristi e insoddisfatti di chi fa vita di coppia. È esattamente l’opposto. Chi è single non ha più da disperarsi, perché a lungo andare potrebbe anche se forzata rivelarsi un’ottima scelta: infatti i single sono i più sani e più appagati.
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