A Catania, da qualche settimana, sono aumentate le segnalazioni alle forze dell’ordine per segnalare episodi di micro-criminalità, specie nelle zone centrali: tra queste, si riscontrano numerose denunce contro ignoti per i furti d’auto, aumentati esponenzialmente in alcune aree densamente trafficate.
Da quanto emerso negli ultimi giorni i quartieri di Borgo ed Ognina, insieme al gettonato corso Italia, sono bersaglio fisso dei “topi d’auto”, intenti a svaligiare le automobili parcheggiate più che a portarle via del tutto. Il “modus operandi” è in aggiornamento: i malviventi, per adeguarsi ai nuovi sistemi di chiusura a distanza, utilizzerebbero dei “jammers”, sofisticati apparecchi in grado di disturbare la frequenza delle onde magnetiche. In questo caso, l’apparecchio fa sì che venga inibito il segnale lanciato dal telecomando per chiudere la macchina, che resta così aperta e preda dei ladri.
In Italia si sono rafforzate le norme di legge per contrastare l’utilizzo del Jammer per scopi fraudolenti (un tempo era concesso l’utilizzo solo alle forze dell’Ordine), in relazione alla libera vendita, sopratutto via internet a prezzi tutto sommato accessibili. A Catania, dopo le ripetute segnalazioni, l‘invito dei vertici delle forze dell’ordine locali è quello di prestare una maggiore attenzione alle proprie automobili, accertandosi sempre “meccanicamente” di aver chiuso le portiere e di non lasciare documenti od oggetti di valore quando ci si allontana dal mezzo. Si auspica ovviamente una maggiore presenza di squadre mobili ed agenti dislocati per prevenire questi episodi, sebbene molto spesso questi avvengano tramite appostamento.
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