Pollenzo, l’ateneo dello Slow Food fondato da Carlo Petrini all’inizio degli anni Duemila, riceve dal presidente del Consiglio un importantissimo riconoscimento.
L’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo si erge a modello per gli studi accademici in Scienze Gastronomiche in tutta Italia. A stabilirlo è stato proprio il ministero della pubblica Istruzione che ha riconosciuto all’ateneo di Pollenzo due nuove Classi di Laurea: la Triennale in Scienze, Culture e Politiche della Gastronomia e la Magistrale in Scienze Economiche e Sociali della Gastronomia.
Ad annunciarlo è stato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, presente all’inaugurazione del quattordicesimo anno accademico dell’ateneo. “Questa è una grande conquista per il nostro Paese. Siamo arrivati a questo riconoscimento con ritardo, ma ora ci siamo- ha dichiarato Gentiloni su La Repubblica – I politici lo dicono spesso ma io qui mi sento davvero a casa perché da trent’anni ormai per me Petrini è un buon maestro che mi ha avvicinato alle vocazioni di questo territorio. Da lui e dalle tante persone che mi ha fatto incontrare ho imparato il messaggio che una spinta a difesa e valorizzazione della biodiversità è possibile. Non è vero che siamo condannati a un mondo governato da élite cosmopolite senza radici”.
È stata la ministra Fedeli, anche lei presente a Pollenzo, a stabilire il nome dei corsi che partiranno dal settembre 2018. “Questo è un momento storico per noi ma per tutta l’accademia italiana e internazionale – ha affermato il presidente Petrini – Offriamo un modello e una visione nuova delle scienze gastronomiche di cui dobbiamo ringraziare la ministra Fedeli che ha creduto con determinazione questa impresa. Tutto questo mi rende orgoglioso per il mio Paese perché questo è un tassello che l’Italia offre a tutto il mondo. Un patrimonio che si basa su due elementi la multidisciplinarietà e la valorizzazione dei saperi tradizionali”.
Secondo il rettore, Andrea Pieroni, questo riconoscimento costituisce una grande conquista per l’Italia intera e permette di creare percorsi di formazione relativi alla gastronomia in linea con la varietà che il tema del cibo ha insita dentro di sé. “La gastronomia appunto,– afferma Pieron i- omnicomprensiva ed interdisciplinare, e non la gastronomia come espressione delle sole scienze agronomiche, delle sole scienze e tecnologie alimentari, o delle sole scienze nutrizionali e della dietologia”.
L’istituzione di questo corsi di laurea permetterà di creare un dialogo produttivo tra i saperi scientifici e quelli popolari, nel raggiungimento di una sintesi produttiva, affascinante e saporita. Sarà un modo per valorizzare ai massimi livelli le diverse culture gastronomiche, la storia e le tradizioni alimentari che fanno parte dell’essenza stessa dell’uomo. Del resto, come diceva il filosofo Feuerbach “L’uomo è ciò che mangia”.
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