Si è svolto ieri il sit-in organizzato dagli studenti dell’Università di Catania che hanno protestato nei confronti dell’Ente Regionale per il Diritto allo Studio. I ragazzi si sono confrontati con il Direttore dell’Ersu.
A scatenare il malcontento di un cospicuo numero di studenti e studentesse presenti in prima persona e di ancora più individui partecipi attraverso i social è stata la pubblicazione – in data 19 novembre – della graduatoria per l’assegnazione delle borse di studio nell’ateneo di Catania. In tanti si sono opposti a una situazione diffusa, quella dello studente “idoneo non assegnatario” che, pur avendo tutti i requisiti necessari per ottenere la borsa di studio, si vede negato un diritto costituzionale.
Attualmente 5244 unità sono state escluse dall’assegnazione della borsa. Gli studenti chiedono restituzione della prima rata di tasse per tutti gli studenti idonei alla borsa di studio 2017/2018; copertura istantanea delle 5244 borse di studio, con lo stanziamento di aggiuntivo di fondi regionali così come nel resto del Paese; ma anche soluzioni tempestive per gli esclusi dal posto alloggio. Queste stesse tre richieste sono state presentate durante l’incontro con Valerio Caltagirone, direttore dell’Ersu che, non appena avvertita la presenza degli studenti, ha deciso di confrontarsi con loro per fare il punto della situazione e ascoltarli. Un gesto di apertura che è culminato in dichiarazioni importanti.
Infatti il rappresentante dell’Ersu ha dichiarato: “In qualità di direttore, vi faccio una promessa, che so che corrisponde anche ad una volontà del Presidente Cappellani. Prendendo spunto dal documento con le richieste presentate da voi studenti, l’Ersu di Catania si fa promotore di un’iniziativa per sensibilizzare il nuovo governo regionale a rendere concreto il diritto allo studio in Sicilia. Lo invieremo anche alla deputazione politica catanese così da sensibilizzare l’Ars affinché, per il prossimo esercizio finanziario nel 2018, possano aumentare i fondi destinati al diritto allo studio”.
Il Direttore ha anche sostenuto che, nel documento, “verrà chiesto un intervento tempestivo per l’erogazione del FIS”. Inoltre, il dott. Caltagirone ha sostenuto di voler proporre “all’Ersu di Messina e a quello di Palermo di fare fronte comune per presentare il problema alla Regione tutti assieme, dato che è un problema di tutta la Sicilia. Quindi mi farò portavoce con gli altri Ersu. In ogni caso, l’Ersu di Catania presenterà le vostre richieste all’Ars, esponendo tutti i contenuti cdi cui abbiamo parlato in questo incontro“. Gli studenti hanno anche chiesto al Direttore di esortare la regione Sicilia ad anticipare il denaro del fondo integrativo erogato dal Miur, richiesta che il Direttore ha ascoltato e si è mostrato disponibile ad inserire nel documento, che molto probabilmente sarà pronto prima del 27 novembre.
Il clima è stato di partecipazione e confronto aperto. Molti dei partecipanti hanno preso parola a turno, esprimendo la propria opinione e condividendo con i colleghi dati e informazioni sulla mancata erogazione dei fondi agli idonei non assegnatari delle borse di studio dell’Ersu. Gli studenti hanno basato i loro interventi mettendo in chiaro che le richieste avanzate “non sono delle rivendicazioni, non si tratta di ottenere privilegi. Lo studio è un diritto e bisogna garantire le condizioni perché questo diritto venga rispettato”, questo perché “se uno studente risulta idoneo alla borsa di studio, ma questi soldi che gli spettano non gli vengono fatti avere, come può acquistare i libri? Come può frequentare le lezioni se non può pagare un affitto? A uno studente che non può comprare i libri, che non può pagare un affitto e che non può far altro che lavorare in cambio di uno stipendio misero, il diritto allo studio, a quello studente, non viene garantito.”
Gli studenti che hanno partecipato alla manifestazione hanno mostrato di essere ben informati sulla situazione, fatto che ha promosso un clima di partecipazione da parte della gran parte di loro che manifestando di essere ben informati sulla situazione, hanno preso parola a vicenda, lasciando ciascuno di esprimere la propria esperienza e il proprio personale disagio. Anche durante l’incontro con il Direttore dell’Ersu, il dottor Valerio Caltagirone, gli studenti si sono avvicendati nell’esporre le loro richieste, che si sono basate su una motivazione fondante: esortare l’Ersu a fare da tramite tra studenti e Ars, visto che dalla Regione dipende l’erogazione dei fondi. “Siete l’ufficio preposto a garantire il diritto allo studio e difendere le esigenze reali delle studentesse e degli studenti”.
La partecipazione attiva da parte degli studenti e la collaborazione con l’ente, lascia pensare che molto possa essere fatto per concretizzare i punti programmatici che sanciscono il diritto allo studio. Diritto che, con la partecipazione attiva degli studenti e la continua cooperazione con gli enti preposti, quali l’Ersu, sempre più può essere simile ai contenuti esposti tra i diritti delle studentesse e degli studenti.
a cura di Chiara Emma e Serena Valastro
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