La pubblicazione delle graduatorie per le borse di studio dell’Ersu di Catania ha scatenato polemiche e malcontento tra gli studenti catanesi, che hanno notato un numero ridotto di assegnatari.
Sulla vicenda è intervenuto il prof. Alessandro Cappellani, presidente dell’Ersu di Catania, che ha chiarito la situazione e ha spiegato la motivazione dei ritardi, precisando che la graduatoria pubblicata costituisce solo una prima tranche per l’assegnazione delle borse.
“Ci sono stati dei ritardi da parte del Miur, – ha spiegato il prof. Cappellani ai microfoni di LiveUnict – che di solito trasferisce le somme nel mese di agosto e che, quest’anno, non sono ancora arrivate. Io ho immediatamente contattato l’Università di Catania, in particolare il rettore il prof. Basile. E così siamo riusciti, tra avanzi di bilancio nostri e l’anticipazione della tassa del diritto allo studio, ad assegnare una prima parte di fondi. La graduatoria appena pubblicata rappresenta infatti solo una prima tranche. La seconda si terrà il 27 novembre; a partire da gennaio, appena arriverà la certezza di fondi regionali e nazionali, ci sarà lo scorrimento”.
Tali dettagli erano stati precisati sul sito Ersu, ma gli studenti temono che ci siano dei tagli alle borse di studio. Per questo hanno organizzato un sit-in pacifico, che dovrebbe tenersi oggi, alle 15.00 in via Etnea, presso la sede dell’Ersu di Catania.
“L’anno scorso abbiamo assegnato le borse di studio al 100% dei richiedenti. – ha precisato sui tagli il Presidente dell’Ersu – Ma quest’anno ci dovremo confrontare con due problemi: ci sono 1000 studenti in più che hanno presentato la richiesta e c’è stato un ulteriore taglio sulle borse da parte del Miur. Nel 2010/2011 venivano erogati circa 24 milioni di euro, adesso siamo arrivati a meno di 12 milioni, se si considera che con il Governo Crocetta c’è stata una riduzione del 20%. C’è, inoltre, da considerare un altro fattore: l’anno scorso abbiamo ottenuto, come ente virtuoso, 2 milioni in più di premialità. Si tratta di somme aggiuntive che venivano assegnate agli enti virtuosi, ma quest’anno si terrà conto del numero di studenti richiedenti. In questo caso l’Ersu di Palermo ci batte”.
Il presidente Cappellani si è mostrato propenso a dialogare con il nuovo Presidente della Regione sul tema del Diritto allo studio, ma nel frattempo ha chiarito: “Per quanto riguarda gli alloggi, abbiamo chiuso la residenza in via Caracciolo perché non voleva andarci nessuno; mentre altre le abbiamo chiuse perché non avevano i requisiti necessari di sicurezza. Attualmente abbiamo un contenzioso, che va avanti da 3 anni, con l’Hotel Costa. E, entro dicembre, inaugureremo 74 nuovi posti letto alla Cittadella. Stiamo, inoltre, mettendo in sicurezza l’Istituto Ardizzone Gioeni, che ospita già 30 studenti e che ne ospiterà anche altri. Ma soprattutto ricordiamo che, a tutti i ragazzi che lo avessero richiesto, è stato assegnato l’alloggio. Infatti stiamo scorrendo la graduatoria anche su studenti che non avevano richiesto il posto letto”.
“Potevamo lasciare perdere tutto e aspettare la certezza dei fondi regionali. – conclude il prof. Cappellani – Invece abbiamo preferito intervenire. Speriamo di riuscire a fornire il 50% delle borse di studio prima di Natale”.
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