Dopo la storica svolta introdotta dal Ministro dell’Istruzione di agevolare la promozione degli studenti alle primarie e alle secondarie, molti docenti si sono indignati ribadendo di dover difendere la dignità della scuola e che la bocciatura ha una valenza non indifferente. Così una docente delle elementari ha proposto una petizione per “ridare dignità alla scuola”, ottenendo la cifra impressionante di 8 mila firme.
La maestra delle elementari, Silvia Silvagni, ha lanciato una petizione indirizzata al presidente del consiglio Gentiloni con la seguente motivazione: la bocciatura serve e che non è corretto agevolare la promozione dei ragazzi in questa tenera età di scuola elementare e media in quanto si va anche contro coloro che si impegnano a scuola per ottenere importanti risultati. Si ribadisce dunque il ruolo del docente, che nell’anno scolastico deve impegnarsi affinché tutti gli alunni abbiano la medesima preparazione e non soffrano di carenze importanti. La petizione, come già detto, ha raggiunto le 8 mila firme in una sola settimana. Silvagni ha poi sottolineato che la scuola non ha bisogno di buonismo né di tali innovazioni, ma va ristrutturata con maggiori investimenti, maggiori fondi, insegnanti migliori e meglio stipendiati, affinché si migliori la scuola e si difenda la sua dignità.
Questa petizione apre certamente un capitolo importante della storia dele “promozioni facili”, storia più volte smentita dalla stessa Fedeli che in alcune interviste ha affermato come il testo del decreto non intendesse agevolare la promozione degli studenti, bensì combattere contro la povertà dell’istruzione in questa età tanto importante per l’educazione dei ragazzi.
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