Categorie: Erasmus

L’Erasmus compie 30 anni: tanti progetti per il futuro

Compleanni importanti in Europa, anche al tempo della Brexit: viene celebrato, infatti, il trentesimo anniversario ufficiale del programma Erasmus+, con 9 milioni di partecipanti dal 1987 ad oggi (circa 850.000 italiani), un milione di bambini nati da coppie che si sono conosciute durante la loro esperienza all’estero, libri e film ispirati da questa generazione, un fiume ininterrotto di scambi tra culture che ha rafforzato l’Europa anche nei suoi momenti di maggiore crisi.

A questa ricorrenza è stata dedicata una seduta plenaria dell’Europarlamento di Strasburgo, davanti ai rappresentanti dell’Unione Europea e a 33 partecipanti al programma Erasmus del passato e del presente, uno per ogni nazione coinvolta. Presenti all’evento, fra gli altri, il presidente dello stesso Europarlamento, Antonio Tajani, e quello della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker. Secondo i dati raccolti dall’ Ue, l’83% dei partecipanti al programma in questi 30 anni dichiara di “sentirsi più europeo”, il 94% di avere sviluppato una“maggiore tolleranza”, e l’81% ha addirittura votato alle elezioni europee del 2014, rispetto al 30% dei giovani in generale. L’Ue dà i  fondi all’ Erasmus con 2,1 miliardi di euro all’anno, suddivisi in varie finalità.

I ricordi che lascia l’esperienza Erasmus tra i giovani e meno giovani, non sono univoci. Per alcuni, l’esperienza ha dato la spinta per un cambio totale di vita: trasferimento in un paese straniero, o magari in un altro ancora nuovo, nuove possibilità di lavoro e carriera totalmente diverse da quelle prospettate precedentemente. Alcuni soffrono per diverso tempo della “sindrome Erasmus” (avere difficoltà a riabituarsi alla vita nella propria città o nazione d’appartenenza dopo il soggiorno fuori), o per la tristezza data dal ricordo di storie d’amore vissute durante i mesi all’estero, sfumate a causa della distanza e del tempo. Per la maggior parte, da trent’anni a questa parte, le storie vissute in Erasmus, potrebbero sicuramente dare spunto ad un libro o a un film: dalla studentessa norvegese accettata nella tanto desiderata Scuola di musica di Fiesole, appena entrata nel programma, a Silvia, sola ragazza italiana ad aver avuto l’onore di essere nominata fra i 135 ambasciatori di pace dell’Institute for Economics and Peace, in seguito ai corsi Erasmus seguiti alla Bocconi di Milano e in Belgio.

Gli imminenti obiettivi del programma per i prossimi 3 anni sono: dare la possibilità di usufruire di corsi di lingua on-line a 100mila rifugiati e offrire ai ragazzi fra i 15 e i 24 anni un apprendistato lavorativo di ben 6-12 mesi per inserirli pienamente nell’occupazione. Nonostante le ombre della lunga crisi, il compleanno azzurro 2017 di questo programma non sarà certo l’ultimo.

Giusy Palazzolo

Pubblicato da
Giusy Palazzolo

Articoli recenti

Catania, seconda in Sicilia per consumo di suolo pubblico: i dati di Arpa Sicilia

Finalmente online l’annuale report di monitoraggio, diretto da Arpa Sicilia, sul consumo di suolo pubblico…

20 Dicembre 2024

Catania, telecamere anti-discariche: il VI Municipio intensifica i controlli

Si è conclusa ieri l’installazione di nove nuovi dispositivi di videosorveglianza nel VI Municipio di…

20 Dicembre 2024

Manovra 2024: fondi per l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole

La manovra economica approvata dalla commissione della Camera porta con sé numerosi cambiamenti che vanno…

20 Dicembre 2024

Ricorso al Tar sul Ponte sullo Stretto: “Un progetto che minaccia l’ambiente”

Legambiente, Lipu e Wwf Italia hanno presentato ricorso al Tar Lazio contro il parere favorevole…

20 Dicembre 2024

Natale 2024: le spese degli italiani in crescita tra tradizione e qualità

Anche quest’anno, il Natale 2024 si preannuncia come un periodo di spese in aumento, con…

20 Dicembre 2024

Meteo Sicilia, le previsioni per il weekend: piogge e venti intensi

Meteo Sicilia: Il fine settimana in Sicilia si prospetta caratterizzato da un’alternanza di condizioni atmosferiche,…

20 Dicembre 2024