Un bassissimo inquinamento luminoso e particolari condizioni meteorologiche ed atmosferiche: sono queste le caratteristiche del “cielo notturno” siciliano, considerato il migliore d’Italia.
Una volta celeste che ha attirato l’attenzione degli studiosi fin dal secolo scorso, quando la comunità astronomica italiana decise per l’appunto di costruire un osservatorio nazionale su Piano Battaglia. Osservatorio che è divenuto centro divulgativo lo scorso settembre riscuotendo immediatamente grande successo: migliaia di presenze in pochi mesi grazie ad un planetario con 10 metri di diametro, un laboratorio dove osservare in diretta l’attività del Sole, una terrazza con 12 telescopi aperta a tutti ed un museo con esposizioni permanenti e temporanee.
Tantissime dunque le attrazioni della struttura alle porte di Isnello, ma il meglio sembra dover ancora venire: entro maggio dell’anno prossimo è infatti previsto il Wild-Field Mufara Telescope, ovvero un telescopio “a grande campo” robotico e fruibile in remoto con sala di controllo in Contrada Mongerrati, dove saranno allestiti anche i laboratori scientifici e le foresterie per accogliere ricercatori e studenti. Uno strumento che sarà unico nel suo genere a livello europeo: permetterà di individuare asteroidi di medie e piccole dimensioni potenzialmente minacciosi per il nostro pianeta e darà la possibilità di effettuare ricerche nel campo dei pianeti extra-solari, delle sorgenti di onde gravitazionali e dei neutrini.
Un telescopio quindi che farà diventare la già fornitissima struttura sulle Madonie un vero e proprio Osservatorio Internazionale.
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