Anche la matematica ha un proprio giorno di gloria; oggi, 14 Marzo, ricorre infatti il “Pi Greco day”, una curiosa ricorrenza che, anno dopo anno, viene “riconosciuta” in sempre più numerosi paesi del mondo, in alcuni casi celebrata con singolari iniziative e, a partire da quest’anno, festeggiata anche in Italia.
Considerato tra i simboli matematici più importanti nelle medesime discipline, il pi greco è universalmente noto con il simbolo ” π”, dall’ omonima lettera dell’alfabeto greco. Si tratta di una costante matematica, utilizzata per definire il rapporto tra la misura della circonferenza di un cerchio e la misura del diametro, a prescindere dalle relative dimensioni. La costante dimostra anche l’impossibilità della celebre quadratura del cerchio ossia la costruzione geometrica di un quadrato la cui area è equivalente a quella di un cerchio dato. Essendo un numero trascendente, inoltre, il pi greco non presenta un valore finito e le prime cento cifre decimali finora determinate danno il valore 3,14159 26535 89793 23846 26433 83279 50288 41971 69399 37510 58209 74944 59230 78164 06286 20899 86280 34825 34211 70679…
La prima festa del pi greco si celebrò nel 1988 negli USA, su idea del fisico americano Larry Shaw, desideroso di istituire una ricorrenza per le discipline matematiche. Quanto al giorno, esso è individuato, curiosamente dalle prime 3 cifre con cui si identifica la costante, ossia 3.14; da qui, ricordando che nelle date anglo – americane il mese precede il giorno, si giustifica la data del 14 Marzo. Secondo qualcuno, il 14 Marzo sarebbe stato scelto per omaggiare anche il compleanno del fisico Albert Einstein, nato in questo giorno nel 1879. E per ogni festa che si rispetti, non possono mancare le caratteristiche torte. Il caso vuole, ancora una volta, che la pronuncia americana della costante sia “Pai”, equivalente a quella di “Pie”, termine inglese che designa generalmente le torte. In alcuni ristoranti americani, il 14 marzo vengono distribuite anche delle pizze – per omaggiare la forma del cerchio cui la costante fa riferimento – al significativo prezzo di 3,14 dollari.
L’Italia, a 29 anni di distanza dal primo “Pi Greco Day”, celebra per la prima volta la giornata; tra le iniziative, il MIUR ha bandito una gara di matematica tra scolaresche sia online sia nella sede del proprio ministero, cui partecipano rappresentative di scuole che hanno aderito all’iniziativa. Come spiegato dal ministro dell’istruzione Fedeli, si tratta di un’ottima iniziativa non solo per ribadire l’importanza delle discipline matematiche, ma anche per invogliare i giovani italiani allo studio nei confronti di una delle discipline più temute (ma anche più apprezzate) dagli studenti del nostro paese.
Mentre avanzano i festeggiamenti, le ultrasecolari ricerche sul “pi greco” procedono sempre più speditamente, con risultati sorprendenti.Nel 2015 Tamar Friedmann e Carl Hagen, due scienziati dell’Università di Rochester, hanno trovato un legame tra il Pi greco e la fisica quantistica, relativamente agli stati di energia dell’atomo di idrogeno che possono essere descritti con la stessa formula del Prodotto di Wallis. Teorizzato nel lontano 1655 da John Wallis, esso definisce la metà del Pi greco come una serie di prodotti di rapporti che tende all’infinito.
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