WhatsApp apre le porte alle Storie. Pare che la tentazione sia stata troppo forte, dopo l’introduzione delle Stories su Instagram prima e su Facebook poi, su importazione diretta da Snapchat, non poteva di certo mancare l’app più utilizzata di tutte, che conta ben 1,2 miliardi di utenti.
Non si chiameranno “Storie” ma “Stati” e sarà possibile fruirne già a partire da domani mercoledì 22 febbraio dalle ore 18, a pochi giorni dal suo ottavo compleanno. WhatsApp, che è stato lanciato il 24 febbraio del 2009, offrirà la possibilità di aggiornare il nostro stato e di condividere così spezzoni delle nostre giornate. Una novità, dunque, che approda direttamente sulle chat e consiste in un aggiornamento globale per iOS, Android e Windows Phone, che prevede la creazione e condivisione di contenuti multimediali, foto, video, GIF, i quali come per gli altri social, avranno vita breve e scompariranno infatti allo scoccare delle 24 ore successive alla pubblicazione. Anche WhatsApp permetterà di visualizzare chi vede i contenuti da parte di chi li rende pubblichi e di ottenere risposte agli stessi. Inclusa anche la modalità silenzioso per chi non vuole essere disturbato, un po’ come funziona per i gruppi o le chat private. Come per l’intero sistema del sistema di messaggistica , anche gli Stati saranno protetti dalla crittografia end-to-end.
Si tratta di una novità che renderà WhatsApp ancora più multimediale e che ha avuto il suo input nel recente aggiornamento della Camera di WhatsApp, attraverso la quale possiamo condividere foto, video e GIF, senza far mancare agli utenti la possibilità di apportare modifiche per personalizzare i vari contenuti con emoticon, testo e disegni. Da mercoledì sarà ancora più semplice condividere con i contatti vari momenti della giornata, non soltanto con i singoli ma anche con i gruppi.
L’azienda, per motivare e spiegare in definitiva la scelta di introdurre gli Stati, dice: “Quando 8 anni fa abbiamo lanciato WhatsApp, l’idea era quella di creare un’app per la condivisione di aggiornamenti di stato, attraverso cui le persone potevano inserire una breve riga di testo per far sapere ai loro amici quello che stavano facendo. Quando abbiamo notato che le persone utilizzavano la funzione per comunicare in tempo reale abbiamo ridisegnato WhatsApp rendendolo un’applicazione di messaggistica istantanea. Oggi le persone continuano ad utilizzare WhatsApp per far sapere ad amici e persone care cosa stanno facendo – non solo attraverso parole, ma anche tramite foto e video”.
Se consideriamo che ogni giorno vengono inviati 50 miliardi di messaggi su WhatsApp, dato che comprende più di 3.3 miliardi di foto, 760 milioni di video e 80 milioni di GIFs, possiamo affermare che già otto anni fa i suoi sviluppatori ci avevano visto lungo.
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