Sugli effetti terapeutici della cannabis, molti conclamati, e sugli effetti collaterali si dibatte continuamente, tra sostenitori della legalizzazione e no. Continuano gli studi e gli ultimi arrivano dalla National Academies of Sciences, Engineering and Medicine che hanno raccolto i dati degli studi condotti dal 1999 ad oggi.
Sono stati esaminati circa 10 mila lavori da uno staff di esperti presieduto dalla prof.ssa Marie McCormick, docente di pediatria presso la Harvard Medical School.
Sono stati confermati gli effetti antidolorifici e la cannabis ha anche mostrato effetti positivi sulle persone affette da sclerosi multipla.
Lo studio ha poi mostrato che non ci sono correlazioni tra la cannabis e l’insorgenza di tumori nè è stata rivelata correlazione tra il consumo di cannabis nella madre e l’insorgenza di tumori nel feto; tuttavia il consumo di cannabis in gravidanza provoca una diminuzione di peso nel neonato.
Continuano gli studi tra l’insorgenza di ictus legata al consumo di cannabis, mentre sono evidenti la presenza di malattie respiratorie come bronchite croniche e asma.
Sicuri sono gli effetti sulla salute mentale, è stato osservato che il consumo di cannabis ha portato ad un aumento dello sviluppo di schizofrenia, psicosi, disturbi d’ansia sociale e depressione. L’alterazione dello stato di attenzione espone chiaramente in maggior misura ad incidenti stradali. Infine un dato parecchio significativo raccolto dal National Academies of Sciences è quello dei bambini coinvolti in overdose per ingestione accidentale che negli States ha raggiunto il 78% .