Una novità che parte proprio dalle città più gay e trans fiendly del mondo, Tel Aviv. Infatti, nelle porte dei bagni di una delle facoltà dell’Università della città sono apparsi tre simboli: uomo, donna e una figura di genere neutro.
In questo modo i servizi igienici non saranno più divisi in due simboli, ma ce ne sarà un terzo, rivolto ai transessuali e a chi non si riconosce in un genere preciso.
Come qualsiasi novità, anche questa è stata accolta con pareri contrastanti. Se da una parte ci sono commenti entusiasti per il passo avanti, dall’altro c’è chi non l’ha presa bene e lo stesso responsabile della facoltà, Idit Weiss-Gal, non nasconde qualche preoccupazione per il potenziale aumento delle violenze sessuali ai danni delle ragazze.
Non è l’unica novità in Israele. Infatti, lo stato ha aperto le candidature per entrare in esercito anche ai transgender e organizza un concorso di bellezza, Miss Trans, per l’appunto. Uno stato che è avanti e che permette di non escludere proprio nessuno.
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