Dal 2017 il Salone internazionale del Libro di Torino cambia sede e si sposta a Milano, la decisione viene dall’Aie, Associazione italiana editori.
A Torino si parla di “furto” del Salone del Libro quando si fa riferimento alla scelta dell’Aie di creare un parallelo di quello che è uno dei più importanti appuntamenti con i libri d’Italia. Dal 1988, infatti, la città di Torino ospita ogni anno il Salone internazionale del Libro, ma l’appuntamento per il prossimo anno nella città piemontese non sembra più una certezza.
L’Aie, Associazione italiana editori, con 17 voti favorevoli su 32 ha scelto Milano come sede per la prossima sede della Fiera del Libro. La notizia di uno “scontro” tra Milano e Torino, a causa di un probabile spostamento del Salone, si era già diffusa negli scorsi mesi, ma adesso quelle voci sono diventate realtà: l’Aie ha votato a favore di Milano. Nonostante molti librai, molti lettori e gli stessi torinesi abbiano provato a salvare il SalTo la decisione sembra irremovibile e corrono le prime voci che la fiera milanese del libro si chiamerà “Mibook City“.
Torino, tuttavia, non si arrende e lancia un appello rivolto a tutti gli editori che non si trovano in accordo con l’Aie, affinché possano sostenere quella che nel 2017 a Torino sarà una Fiera del Libro “innovativa”.
A favore di Torino anche la scuola che, attraverso un appello lanciato da Torinoretelibri, ha mostrato la sua vicinanza alla città e sottolineato l’importanza del Salone: “Torino ha un terreno culturale fertile, tavoli collaborativi aperti, tante iniziative di promozione della lettura (Portici di carta, Torino che legge) alle quali il Salone già partecipava anche senza i grossi editori, ma con tutti i ‘professionisti’ del libro (scrittori, librai, bibliotecari, insegnanti, editori indipendenti), il Salone, il Circolo dei Lettori, la Scuola Holden. Insomma un mondo che può continuare il percorso di crescita di tutta la Città nei confronti della promozione della lettura e collaborare per rinnovare il Salone del Libro. (…) Il progresso culturale del Paese non può essere alimentato da divisioni o rivalità, aspetti che purtroppo in molti campi caratterizzano ancora il nostro Paese dopo 155 anni di Unità, ma da collaborazioni in vista di un bene comune, la Lettura in questo caso. Quindi ben venga anche un collegamento, come già avviene, con le fiere che si svolgono nelle altre città italiane. Tutte hanno la loro caratteristica e peculiarità e siamo certi che anche Milano troverà la sua e sarà possibile un costruttivo scambio se le due fiere non avverranno negli stessi giorni come paventato”.
Accanto a Torinoretelibri, che riunisce 30 istituti scolastici, l’intera città e l’intera nazione che. attraverso la petizione #SalvaSalTo, di mantenere vivo l’appuntamento che ormai da più di 25 anni la città di Torino lancia a tutti gli amanti dei libri e della lettura.
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