Se siete studenti di fisica o semplici appassionati della materia, è il vostro giorno fortunato: l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare vi offre la possibilità di dare uno sguardo ai dati che ha parzialmente esaminato nei vari esperimenti portati avanti dall’acceleratore di particelle.
300 terabyte in cui potrebbero nascondersi le risposte ad alcune delle domande aperte della fisica moderna. Sembra l’incipit di un film, ma è tutto vero: stiamo infatti parlando del database del Cern messo a disposizione di tutti sul World Wide Web. Quanto detto è ancora più credibile se si pensa che nell’enorme archivio di dati, sono presenti anche quelli raccolti nel 2011 dal Compact Muon Solenoid (Cms), dove troviamo uno degli esperimenti che risultò determinante nella scoperta del Bosone di Higgs e che attualmente indaga i misteri della materia oscura.
Ad onor del vero, non è la prima volta che il Cern rende pubblici i dati raccolti dall’Lhc. Già nel 2014 erano stati rilasciati circa 27 terabyte di dati, che sono stati utilizzati da gruppi di ricerca di tutto il mondo per verificare le scoperte dell’Lhc, e per portare avanti nuove ricerche. Quello attuale, che supera i 300 terabyte, è però il più ampio data set reso pubblico ad oggi dal Cern.
“Una volta completata la nostra analisi dei dati, non c’è ragione per non renderli pubblici – spiega al portale Wired, Kati Lassila-Perini, ricercatrice responsabile della preservazione dei dati raccolti dal rivelatore del Cms – I benefici per noi sono numerosi: dal fornire ispirazione a giovani studenti dei licei, fino all’aiutare la formazione dei giovani fisici di domani“.
Come beneficiare dunque dell’archivio? Niente di più semplice, basta visitare il sito http://opendata.cern.ch/about/CMS e scaricare i dati (o analizzarli online) utilizzando una serie di strumenti sviluppati dagli stessi ricercatori del Cern.
Non mi resta che augurarvi buono studio!
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