“In considerazione alla situazione determinatasi a seguito degli attacchi terroristici a Parigi, l’Ente nazionale per l’aviazione civile informa di aver disposto già da sabato l’innalzamento delle misure di sicurezza in tutti gli aeroporti nazionali”. Si legge così nel comunicato ufficiale diramato dall’Enac: massima precauzione quindi in tutto lo stivale, situazione sotto controllo, ma vige il massimo stato d’allerta.
“Informiamo che potrebbero essere più lunghi i tempi dedicati ai controlli – si legge nel documento diffuso dall’Ente – pertanto potrebbero crearsi delle file, invitiamo i passeggeri in partenza a recarsi negli aeroporti in anticipo rispetto ai tempi normalmente previsti”. Ma quali sono le zone più a rischio?
Una mappa viene fornita dell’istituto Demoskopika. Secondo l’Italian terrorism infiltration index 2015 Lombardia e Lazio sarebbero infatti le regioni più a rischio attentato poiché più vicine a possibili infiltrazioni di matrice terroristica. Seguono poi Emilia, Piemonte, Veneto, Toscana e Campania. La nostra Sicilia collocata a quattro posizioni dall’ultimo posto occupato invece dalla Calabria. A Catania nessun cambiamento importante sugli assetti interni a Fontanarossa.
Maggiore stato d’allerta invece nella capitale, così come confermato da Giancarlo, studente catanese rientrato domenica dopo un weekend a Roma: “A poche ore dall’attentato francese ho trovato una città super blindata, a Fiumicino i controlli sono stati abbastanza accurati, insomma… ho respirato un’aria diversa dal solito, l’atmosfera è tesa”.
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