Da Jack lo squartatore alla contessa vampira Erzsébet Báthory, passando per Dracula: gli uomini e le donne più crudeli di tutti i tempi.
Quest’ultima categoria è quella in cui troviamo i nomi di Attila e Dracula ovvero personaggi che non erano certo dei santi, ma la cui ‘leggenda nera’ fu costruita dai nemici. Difatti, in Romania Vlad III Dràculea (il Diavolo) è un eroe nazionale: è considerato un padre della patria. La propaganda nemica ne fece invece un mostro assetato di sangue. Certo la sua ferocia e la pratica dell’impalatura (usata spessissimo e valsagli l’appellativo storico di Impalatore) non gioca a suo favore, ma in realtà era già stata introdotta dai crociati nel XIII secolo.
Stesso discorso per il “Flagello di Dio” Attila. Il re degli Unni, era un abile negoziatore che fu a un passo dal diventare membro della famiglia imperiale. A tramandarlo come l’incarnazione del male fu la Chiesa (anche’essa non proprio incolume se pensiamo a Tomas de Torquemada e alla Santa Inquisizione), che si era attribuita il merito di averne fermato l’avanzata in terra italica. In realtà Attila aveva condotto i suoi contro l’Impero romano puntando alle sue ricchezze ma sperando sotto sotto in un inserimento nella società romana.
Ben più nota la storia di colui che nel 1888 seminò il terrore nell’East End, una delle zone più malfamate di Londra. Eppure Jack lo squartatore non ha ancora un’identità, nonostante mille ipotesi. Alle sue cinque vittime (tutte prostitute) l’assassino non tagliava solo la gola, ma si accaniva sugli organi interni, rimuovendoli con perizia quasi chirurgica il che ha indotto a pensare addirittura ad un medico…
Poi c’è il marchese De Sade che in nome della libertà giustificò i comportamenti sessuali più estremi: a suo parere tutto (compreso il male) era lecito purché ci si lasciasse guidare dalla legge naturale del piacere. Conseguenza di questa argomentazione furono le pratiche che prendono il nome proprio da lui: il sadismo.
Per non farci mancare nulla, spostiamoci adesso in Medio Oriente: il primo nome a cui si pensa è quello di Osama Bin Laden, mente dell’attacco alle Torri gemelle di New York (e mandante dei quasi 3 mila morti fatti dagli attentatori). Combattente della jihad (la “guerra santa” islamista) è stato a lungo indicato dagli Usa come il perno dell’Asse del male, una serie di Paesi fiancheggiatori del terrorismo antioccidentale.
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