Conferenza ricca di spunti quella dell’ormai ex presidente del Calcio Catania Antonino Pulvirenti, intervenuto quest’oggi a Torre del Grifo dopo l’annuncio attraverso una nota apparsa sul sito ufficiale. Tante le domande dei cronisti, che hanno chiesto a Pulvirenti il futuro della società etnea e le sue intenzioni.
“La società è ufficialmente in vendita, questo era l’annuncio che volevo fare. Mi sembrava giusto farlo dopo 11 anni”, queste le prime parole dell’ex patron rossazzurro.
“Per quanto riguarda la cessione del club, nessuno si è fatto avanti. Avevamo solo un appuntamento con l’assessore Girlando, ma essendo in concomitanza di questa conferenza stampa, abbiamo spostato l’incontro a giovedì. Il tutto sarà ripreso in diretta streaming perché il Catania è una cosa pubblica e riguarda la città. Ultimamente ero stato pesantemente minacciato di morte, con lettere molto pesanti. Non ero sereno alla luce di questo e ho agito sbagliando. Ho detto le cose come stavano. Dovevo magari essere più forte in quelle circostanze, ma non ce l’ho fatta. Sono stato troppo innamorato di questa squadra e a volta questo è stato un errore. Dovevo essere più imprenditore e meno tifoso“.
Quali sono state le partite dove ha pagato?
“Due partite sono state pagate, Varese e Trapani: ma nonostante questo non mi pare ci siano coinvolgimenti dei giocatori. Ternana e Latina sono state invece truffe. Questo metodo mi era stato proposto da Delli Carri, le altre persone non le ho mai viste, neanche conosciute”.
Come giudica la figura di Cosentino?
“Cosentino è stata una non risorsa alla luce dei fatti. Secondo me ha delle qualità, ma i risultati sono questi, fallimentari e purtroppo parlano questi. I risultati non sono di certo dalla sua parte”
Il futuro organico della squadra quale sarà?
“Si rifonderà completamente il pacchetto dei giocatori. Dei dirigenti potrà tornare a farne parte qualcuno che prima di questi 2 anni ha dato un contributo alla squadra. Da qua in avanti, con questa proprietà, la strada sarà questa qui. Se arriveranno altri si vedrà. Io non sono più il presidente e anche Pablo Cosentino si è dimesso. Saranno altri, fino all’eventuale vendita, a gestire e dirigere la società”.
“Le rate del centro sportivo sono state tutte pagate, non esistono arretrati. Catania ha un patrimonio netto di 30 milioni di euro, compreso Torre del Grifo in questo patrimonio. Quindi il centro sportivo fa parte della proprietà a tutti gli effetti”.
Ci sono stati contatti con Pietro Lo Monaco per la vendita della società rossazzurra?
“Smentisco contatto con Lo Monaco. Nessuno sceicco si interessato alle sorti del Catania. Silenzio assoluto. In programma è previsto solo l’incontro di giovedì con l’assessore Girlando. Non ci sarà nessuna riappacificazione con Lo Monaco”.
“Non sapevo di essere intercettato, non sono un investigatore. Di certo non avrei lasciato la società senza queste intercettazioni telefoniche, ne sono troppo innamorato. La radiazione? Credo sia una pena eccessiva, vedremo le scelte della Giustizia Sportiva. Per ciò che concerne le minacce, ho fatto nomi e cognomi di alcuni personaggi, ma non ho mai accusato la tifoseria“.
L’affaire Wind Jet ha influito negli ultimi anni con il declino del Catania?
“No, sono due cose assolutamente separate. Il Catania non ha mai avuto punti di penalizzazione in questi anni, sintomo che la società fosse sana e che tutti i pagamenti sono sempre stati rispettati. Ribadisco assolutamente che Wind Jet e Calcio Catania non sono correlate tra loro“.
Quale sarà il futuro del Catania nell’immediato?
“Il Catania ripartirà anche questa volta. Melior de cinere surgo: anche stavolta sarà così, ma non vedo entusiasmo. La passione per questi colori e l’entusiasmo mi convinsero a comprare tanti anni fa, e oggi la situazione è questa anche per questo motivo. Non sono stato lucido, non sono stato freddo e mi sono lasciato ingannare. Anche se dovesse rimanere questa proprietà assicuro comunque che ci sarà un totale rinnovamento, non ci saranno più nè Cosentino, nè Pulvirenti e le cose verranno comunque fatte bene. Il ritiro è stato organizzato, così come la struttura societaria e l’allenatore sono stati già designati, è stato dato il via alla prossima stagione. Con me o senza di me, si ripartirà da un Catania profondamente rinnovato e azzerato rispetto al passato”.
“Il progetto stadio è stato già annunciato a Sky e che avrei annunciato alla città senza le ultime vicende giudiziarie – ha concluso Pulvirenti – . Il progetto è pronto, voglio però precisare che non centra nulla con le trattative. Se qualcuno vorrà comprare il Catania potrà utilizzare il progetto o cestinarlo. Un gruppo di persone ha lavorato al progetto e oggi lo sto per presentare. Rimarrà per i posteri, ma non centra nulla con la cessione futura del Catania. Non voglio creare ostacoli a nessuno. Si può prendere e buttare via il progetto in caso di nuova proprietà. Il terreno è di proprietà del Catania e la procedura è avviata”.
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