Ci ha lasciati oggi, mentre tutti in occasione della festa di San Valentino regaliamo i suoi cioccolatini, Michele Ferrero. Il proprietario dell’omonimo gruppo dolciario ha perso la vita dopo mesi di malattia e a rendere nota la notizia è stata la stessa azienda di Alba, dove verrà allestita la camera ardente in attesa della data dei funerali.
Era il padre di molti prodotti della Ferrero: Mon Chéri (1956), Kinder Cioccolato (1968), Nutella (1964), Tic Tac (1969), Kinder Sorpresa (1974) e Ferrero Rocher (1982).
Nel 1963 trasformò la Supercrema, inventata dal padre Pietro, in un prodotto da esportare in tutto il mondo: la Nutella. Questo gesto lo ha fatto diventare Mr Nutella, facendo della sua azienda uno dei gruppi dolciari più importanti nel mondo, presente in 53 Paesi con più di 34.000 collaboratori, 20 stabilimenti produttivi e 9 aziende agricole. Dal suo volere è nata anche la Fondazione Ferrero, che si occupa degli ex dipendenti e promuove iniziative culturali e artistiche.
Ferrero era considerato l’italiano più ricco, tra i primi 100 miliardari secondo la classifica del 2014 stilata da Billionaire Index di Bloomberg, infatti il suo patrimonio era di 23,4 miliardi di dollari collocandolo nella trentesima posizione della graduatoria mondiale.
Ma per noi italiani Michele Ferrero è l’esempio di chi, anche in tempi difficili come quelli del dopoguerra, riesce a portare avanti la propria idea rivoluzionando non solo il marketing e l’industrializzazione, ma soprattutto l’idea della famiglia. Quella dei Michele Ferrero è stata una famiglia in grado di sperimentare, cambiare il proprio modo di vivere e di andare avanti, facendo crescere tante altre famiglie d’Italia attraverso il motto “Lavorare, creare, donare“.
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