Lingue straniere, come impararne una? Ecco alcune semplici regole da seguire

D’ora in poi imparare una nuova lingua sarà un gioco…o almeno  sarà più semplice di prima! Ecco alcune regole da seguire. 

Imparare una nuova lingua. Sfido chiunque a dire di non avere mai dovuto farlo nella propria vita! E non parlo solo dell’inglese studiato a scuola. Molti giovani infatti, studenti e non, spesso e volentieri si approcciano a nuove realtà, magari per cause legate allo studio o alla situazione lavorativa. Di conseguenza, si trasferiscono altrove e, si sa, paese che vai, usanze che trovi… e lingua che impari! Al giorno d’oggi, infatti, imparare una o più lingue straniere è diventato importantissimo, anche e soprattutto dal punto di vista del lavoro. Una lingua può servire per rapportarsi con potenziali partner lavorativi, o anche semplicemente per comunicare con persone che noi riteniamo così tanto diverse da noi. Inoltre, scoprendo una lingua straniera, non si scoprono solo fonemi, morfemi o sintassi; si scopre anche una nuova realtà, una nuova cultura che ci immette nella forte consapevolezza che il mondo è bello, vario e ognuno di noi lo arricchisce a modo proprio, con le proprie usanze e le proprie tradizioni.

Tuttavia, spesso le persone sono “terrorizzate” dalla possibilità di apprendere una nuova lingua. Questo, però, non accade solo per la paura del “diverso”, ma anche per la paura di poter sbagliare tutto. Niente di più falso: una delle principali regole per imparare una lingua straniera è proprio quella di non aver paura di commettere errori; senza questi, infatti, non sarà possibile apprendere pienamente la lingua scelta e, soprattutto, come si impara se non sbagliando? I docenti, inoltre, sono preparati ai potenziali errori e tutto ciò che potranno fare sarà correggervi, mica mangiarvi!

Per indurre nuove persone ad approcciarsi alle lingue, i traduttori di TED hanno quindi deciso di svelare quelli che sono i loro espedienti per imparare una lingua straniera. Ecco alcune delle loro regole:

  • Essere realistici e procedere per gradi nell’apprendimento: non imparate tutto e subito, non c’è fretta! Cominciate memorizzando alcune parole e poi, gradualmente, procedete con argomenti di grammatica. Non è consigliabile mettere troppa carne al fuco, soprattutto se potreste “carbonizzare” il tutto!
  • Immettere la lingua scelta nella quotidianità: cari amici, armatevi di post-it e attaccateli in tutta la casa! Uno dei sistemi più efficaci per apprendere una lingua è proprio questo: post-it su ogni oggetto comune che possedete. Avendoli sempre sottomano, come non imparare nuovi termini?
  • Aiuto della tecnologia: computer, smartphone, tablet, qualunque cosa abbia un chip all’interno può aiutarvi nella vostra piccola ma grande impresa. Cambiate la lingua standard per mettere quella della lingua straniera scelta: in questo modo, infatti, avrete la possibilità di imparare subito nuovi termini. Inoltre, Internet è pieno di siti e applicazioni in grado di farvi imparare divertendovi. Sfruttateli al massimo e ricordatevi che imparare può essere tutt’altro che noioso!
  • Incontrare persone nuove: come sfruttare al massimo ciò che avete imparato finora? Parlando, ovviamente! E, soprattutto, parlare con chi conosce la lingua appresa. Cercate amici di penna online oppure informatevi su raduni di madrelingua all’interno della vostra città: saranno ben felici di accogliervi dopo aver mostrato tanto interessamento alla loro cultura!

Tutto chiaro, quindi? Le regole base, in linea di massima, sono tutte qui. È vero, principalmente sono i bambini a imparare meglio da questo punto di vista, considerato che da piccoli il cervello è come una spugna. Tuttavia, non vuol dire che anche in età adulta questo sia impossibile! Seguite queste regole e vedrete che ne trarrete vantaggio. Conoscere una lingua straniera, infatti, aiuta a comprendere meglio anche la propria lingua e la propria cultura. E d’altronde, se prima non sappiamo da dove veniamo, come possiamo sperare di andare oltre?

 

Elide Barbanti

Nata a Prato il 27 Giugno del 1993, trascorre l'infanzia e l'adolescenza tra scaffali di libri e biblioteche e sviluppando un vivo interesse per la scrittura, specialmente quella giornalistica. Nel 2012, si trasferisce in Sicilia immatricolandosi al CdL di Lingue e Culture Europee, Euroamericane e Orientali presso la Facoltà di Scienze Umanistiche a Catania. L'anno successivo, decide di reimmatricolarsi presso la S.D.S di Lingue e Letterature Straniere a Ragusa al CdL di Mediazione Linguistica e Interculturale, dove attualmente studia lingue orientali.

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