Il seguente pezzo potrebbe limitarsi ad un semplice articolo di cronaca che riporta il resoconto dei fatti accaduti. Potrebbe, ma non sarà così. Non sarà così perché risulta anche banale ridurre il tutto, solo, ad una sequenza di botta e risposta, attacchi ed offese. Tale riassunto è però necessario per inquadrare la situazione. Andiamo per gradi.
L’origine della questione risale ad un paio di giorni fa, quando il rapper milanese Fedez ha postato un fotografia su Twitter con la propria presa di posizione contro la manifestazione anti immigrati organizzata da Matteo Salvini e Lega Nord, a Milano.
Maurizio Gasparri, politico che non è nuovo ad incidenti diplomatici del genere sui social network (vedi il caso Italo), replica ad un anonimo utente così: «Cioè questo coso dipinto ha avuto qualcosa da ridire?», alludendo ai molti tatuaggi del rapper. «Indubbiamente quel #cosodipinto ispira pena, si fa orrore e si nasconde a se stesso», è un altro tweet. Non tarda ad arrivare la replica di una ragazza, che difende il proprio beniamino. «Gasparri quel “coso colorato” è una persona pulita, a differenza tua che sei sporco e te la credi» scrive la fan minorenne, che per immagine del profilo ha una foto in cui abbraccia Fedez. Meschina la risposta del senatore, tutta centrata sull’avatar: «meno droga, più dieta, messa male». Apriti cielo. Il rapper, giudice di XFactor, dopo aver retweettato: «Caro Gasparri, io sono sporco all’esterno ma giudicare le apparenze è l’atteggiamento tipico di chi è sporco dentro», su Facebook approfondisce promettendo il suo sostegno economico alla ragazza nel caso volesse denunciare il politico. Tuona nuovamente Gasparri: «Mi ha offeso, sono io che querelo lei».
A questo punto l’articolo potrebbe anche concludersi, ma come anticipato poc’anzi, non lo farà dato che la questione è delicata. Più che delicata, visto che non ci troviamo di fronte alla solita scaramuccia tra amici.
Va bene che Fedez, autore dell’inno per il Movimento Cinque Stelle, non sia nelle grazie di Gasparri senatore di Forza Italia, ma è inaccettabile che a pagarne le conseguenze sia un’adolescente che nemmeno lontanamente si avvicina al mondo della politica. Inoltre, la brutale replica alla fan del rapper è partorita dal vicepresidente del Senato della Repubblica italiana. Una delle più importanti cariche dello Stato che si permette di dare della drogata e dell’obesa ad una ragazza di soli tredici anni. Cosa sbagliata al momento ‘sbagliatissimo’ giacché quest’ultimo è un periodo noto per le sevizie e gli insulti ai minorenni. Vessazione e prepotenza allo stato puro nei confronti di una cittadina dello stesso Paese di cui Gasparri è alto rappresentante.
Sono episodi come questi a fare riflettere. Sono episodi come questi a rivelare la superbia e la mania di onnipotenza con la quale, probabilmente, molti uomini di potere pensano agli italiani. Il tutto aggravato dal fatto che “forse” i problemi della Nazione a cui dare attenzione sono altri.
La domanda, quindi, sorge spontanea: in qualsiasi altro Paese dell’Unione Europea, o per lo meno democratico, quanto raccontato sarebbe tollerato? A voi l’ardua sentenza.
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