Riportiamo integralmente un articolo di Walter Giannรฒ, direttoreย di Crono Politica.it e un approfondimento a cura di Live Palermo.ย Si parla di Piano giovani e di gestione tecnica dei server. ย Tralasciando l’inefficienza dell’amministratore/i di sistema e la scelta di ospitare il sito su hosting Windows, รจ altamente discutibile come la Regione Sicilia, per la gestione di un portale che prevedibilmente ospiterร migliaia di unici al giorno, ย si affidi all’utilizzo di un server condiviso con altri siti web (spesa mensile circa 3.50 โฌ e siamo stati generosi) quando ci sarebbe voluto un server dedicato di alta gamma (spesa mensile circa 300 โฌ). Leggi anche le dichiarazioni della Scilabra
**I dati di seguito riportati sono stati prelevati integralmente dai siti segnalati di seguito. Lo staff di LiveUnict si riserva da qualsiasi giudizio tecnico sulla vicenda in questione**
L’ARTICOLO DI CRONO POLITICA
ยซErrare รจ umano, perseverare รจ diabolicoยป. Sรฌ, scomodoย Ciceroneย per cominciare questo breve post su quanto avvenuto al sito del โPiano Giovani Siciliaโ, perchรฉ รจ assai grave che il portale sia andato in tilt nel โclick dayโ, in quanto era prevedibilissima lโalta mole di traffico.
Insomma, non vedo in questo spiacevole ko un complotto per permettere a 800 raccomandati di accaparrarsi i tirociniย ยซpotenzialmente attivabili per il mese correnteยป, perchรฉ si trovavano nel momento giusto collegati sul sito web, in procinto di collassare, ma una gestione โdilettantisticaโ dal punto di vista tecnico.
Innanzitutto, facendo una semplice ricerca sul โWhoisโ, ci accorgiamo che il dominio www.pianogiovanisicilia.it sia intestato aย Giovanni Nocera, agrigentino, registrato per la prima volta nel febbraio del 2014 e poi rinnovato questโanno, oggi autore di un postย sul proprio blogdove dร saggi consigli per evitare che il sito possa crollare nel prossimo โclick dayโ.
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Ma il dominio con lโestensione italiana รจ un โredirectโ, ovvero riporta awww.pianogiovanisicilia.com.ย Grazie sempre al giร citato โWhoisโ, scopriamo che il dominio fa riferimento a una societร di Genova, laย ETT S.p.A,ย con sede anche a Palermo. Inoltre, il sito รจ ospitato sui server di Aruba.
Detto ciรฒ, due โsempliciโ considerazioni:
– Professionalmente,ย รจ sbagliato intestare il dominio alla stessa azienda che realizza il sito per un qualsivoglia cliente. Buona e corretta prassi vuole che il dominio sia sempre registrato per conto e per nome del cliente, con tanto di rappresentante legale in caso di ente pubblico o azienda privata. In questo caso, invece, sia il .it che il .com non sono propri dellโAssessorato Regionale dellโIstruzione e della Formazione.
– Il sito รจ ospitato su un server condiviso con altri siti. Non si trova, quindi, allโinterno di un server tutto suo (โdedicatoโ). E la considerazione รจ ovvia: come si puรฒ pensare di realizzare un portale, di cui si sapeva a priori che avrebbe ricevuto migliaia e migliaia di viste nello stesso istante, come se fosse un sito di una semplice azienda? Altro mistero, o meglio inefficienza.
Ora, vi ricordate la famosa โshort listโ di esperti del web che la Regione Siciliana starebbe cercando proprio per occuparsi della comunicazione del Piano Giovani? Una selezioneย prima internaย (e fallita perchรฉ non รจ stato trovato nessuno con i requisiti) eย poi esternaย (ripresa da tutta Italia e non ancora conclusa)?
Ebbene, sono convinto che se le selezioni si fossero compiute prima dei due โclick dayโ (al netto di corsi e ricorsi, delle liti sindacali e delle interrogazioni parlamentarli), errori come questi non sarebbero avvenuti. Perchรฉ la professionalitร non รจ qualcosa che si scova per caso o รจ possibile sostituirla dalla buona volontร ma una necessitร che la Regione Siciliana avrebbe dovuto utilizzare per non dare adito adesso ai โcomplottiโ e per non commettere figuracce che neanche una web agency di un paesello dellโentroterra siciliano avrebbe fatto.
Sรฌ, รจ vero che lโavviso parla di โesperti Facebookโ, per dirla in maniera semplice, ma costoro avrebbero avuto le potenzialitร per individuare anzitempo le criticitร e suggerire le mosse per risolverle.
L’APPROFONDIMENTO A CURAย DI LIVE PALERMO
Anzitutto, una premessa tecnica: l’operazione da noi effettuata si chiama “interrogazione del server”, e ha lo scopo di ottenere determinate informazioni in merito ad un dominio web (nel caso di specie, www.pianogiovanisicilia.com); tale operazione รจ legale, legittima e pubblica, dunque realizzabile da chiunque ne conosca la procedura, peraltro semplice da imparare ed eseguibile da chiunque abbia una connessione Internet.
I dati che abbiamo ottenuto, e che vi mostriamo inย esclusiva assoluta, sono molto indicativi del problema che ha caratterizzato l’esperienza, sinora deludente, di migliaia di giovani siciliani, speranzosi di poter finalmente trovare un impiego remunerato (seppur temporaneamente).
A seguito della interrogazione lato-server รจ risultato che il sito internet www.pianogiovanisicilia.com รจ registrato da una societร con sede legale a Genova e uffici in varie cittร italiane, tra cui Palermo (perchรฉ non scegliere una start-up made in Sicily?). In prima battuta il sito internet era stato registrato su una piattaforma estera, Tucows Domain Inc., che personalmente nessuno del nostro Staff (composto anche da grafici e tecnici web ed informatici con alle spalle anni di esperienza nel settore) ha mai sentito. Abbiamo provato ad effettuare delle ricerche di “feedback” su Internet, ma anche in questo caso non abbiamo trovato nulla di attendibile.
Questi sono i dati che, ribadiamo, sono pubblici e visibili da chiunque ne abbia interesse. Il problema di cui soffre il Portale Giovani รจ un problema c.d. strutturale, che si ripresenterร tutte le volte in cui il sito internet dovrร ospitare piรน di un certo numero di utenti giornalieri, e che puรฒ essere corretto unicamente attraverso il trasferimento dell’intero portale su una piattaforma piรน stabile, e capace di ospitare un maggior numero di utenti in contemporanea grazie ad un aumento delle risorse virtuali a questo scopo destinate. Operazione per nulla difficoltosa, per gli addetti ai lavori, e realizzabile in 24/48 ore. Non riusciamo dunque a comprendere come mai la Regione Sicilia, che pur avrร pagato fior di quattrini per un servizio, ottenendo tale “risultato”, non prenda alcun provvedimento alla luce della sua tanto semplice quanto chiara evidenza.