Tra i giovani e i bambini, tra gli adulti e gli anziani, a casa, a scuola, nelle aule universitarie, nelle riunioni di partito, a Niscemi ma soprattutto in tutta la Sicilia, in tutta l’Italia, oserei dire in tutto il mondo, date le diverse testimonianze riportate da alcuni attivisti, insomma OVUNQUE si parla di Muos. Nonostante la revoca, nonostante la presa di posizione dei nostri rappresentanti politici ( i continui proclami del presidente Crocetta e dell’assessore al territorio e all’ambiente Lo Bello), nonostante il NO espresso dalla popolazione siciliana (ne sono una rimbombante testimonianza i 10 mila partecipanti della manifestazione del 30 Marzo), nonostante ilNO dichiarato dall’ Assemblea Regionale Siciliana la quale, ALL’UNANIMITA‘, ha votato contro l’installazione del Muos, continuano silenziosamente e furtivi i lavori per la sua realizzazione. E’ questa l’agghiacciante rivelazione che il coordinamento regionale dei comitati No Muos annuncia allarmato per una situazione che sembra precipitare:
“Abbiamo constatato attraverso le riprese video del regista Manolo Luppichini, effettuate la mattina di venerdì 5 aprile intorno le 9.30, che i lavori per la realizzazione del MUOS continuano nonostante la revoca delle autorizzazioni firmata dall’assessorato ambiente della regione Siciliana il 29 marzo. Dal video si evince chiaramente che ci sono attività lavorative in corso all’interno del cantiere dove stanno edificando il MUOS, contravvenendo in questo modo agli atti che hanno disposto prima la sospensione dei lavori e poi la revoca definitiva delle autorizzazioni. L’annuncio della revoca, avvenuto il giorno prima della grande manifestazione No MUOS del 30 marzo, che ha visto la partecipazione di quindicimila persone, ad oggi sembra essere ignorato dalla marina militare americana. In tal senso ci chiediamo come ciò sia possibile e cosa intende fare il presidente Crocetta per far rispettare l’atto di revoca.
Il coordinamento regionale dei comitati No MUOS, ritenendo che quanto accaduto sia estremamente grave in quanto espressione di un atteggiamento arrogante ed in piena violazione della sovranità popolare e istituzionale, si attiverà nelle sedi opportune al fine di accertare le responsabilità.”