Su WhatsApp niente più icone prese da Apple, Facebook e Messenger, ma faccine “made in WhatsApp”.
Proprio come hanno precedentemente fatto Facebook e Twitter, adesso anche Whatsapp ha deciso di produrre da sé le emoji da offrire agli utenti. Emojipedia le ha messe a disposizione per la versione beta dell’app di messaggistica. Si tratta di personaggi nuovissimi e mai visti prima, ma anche di faccine che già conosciamo bene ma che subiranno qualche modifica. Si trovano disponibili solo sulla versione beta, di prova e di test dunque, ma presto potremmo davvero ritrovarci l’app piena di faccine personalizzate in stile Whatsapp, anche se certamente ricorderanno quelle di Apple.
Infatti si nota dal confronto che permane una continuità stilistica con le emoji che siamo abituati ad usare, forse adesso con qualche accorgimento che le differenzia: la faccina innamorata, ad esempio, ha gli occhi a cuore sporgenti, l’emoji non strizza più l’occhio sinistro ma quello destro, quella con la linguaccia – che prima era a destra – ora ce l’ha a sinistra, tra gli alimenti peperoncino, pannocchia e carota adesso sono al contrario.
Una scelta dettata dalla necessità di consentire agli utenti una fruizione rapida e veloce dell’app che nasce proprio per accelerare i tempi della comunicazione. Da un lato, dunque, la voglia di lasciare un autografo sulle proprie creazioni da parte di Whatsapp, dall’altro però il rispetto del cliente che non viene traslato in un modo troppo diverso e che anzi viene messo comunque a suo agio nell’utilizzo del nuovo che ricorda tanto il già noto. Una novità assoluta però c’è! Pare che tra le emoji a rubare la scena ci saranno alcuni personaggi di fantasia, non ancora presenti sulla piattaforma iOS di Apple, tra cui vampiri, geni della lampada, elfi e maghi.
Il motivo per cui ai piani alti di Whatsapp sia stata presa questa decisione è molto probabilmente legato ai diritti d’autore. Emojipedia, al riguardo, sostiene che nel momento in cui Whatsapp può contare su proprie emoji, scongiurerebbe il rischio di dover pagare per utilizzare quelle altrui.