Le scuole siciliane al momento sono sotto accusa da parte di studenti, insegnanti e genitori per i disagi e i disservizi di cui al momento sono “vittime”.
Al rientro delle festività natalizie, le temperature in città si sono abbassate notevolmente, causando non pochi disagi nelle strutture non del tutto attrezzate a questo clima. Dopo la denuncia dell’associazione Codici, ad intervenire questa volta ci pensa anche il Codacons. Infatti, a seguito delle tantissime segnalazioni, il Codacons ha deciso di presentare un esposto alla magistratura siciliana chiedendo di “indagare per reato di interruzione di pubblico servizio”.
“L’impossibilità di frequentare gli istituti scolastici a causa delle temperature proibitive delle aule – dice il segretario nazionale dell’associazione di consumatori, Francesco Tanasi – configura l’interruzione di un servizio pubblico quale è l’istruzione. Occorre individuare i responsabili di tale situazione e indagare su ciò che è stato fatto per prevenire un disservizio così grave. Un costo enorme per le famiglie che i responsabili dovranno risarcire lo studio di azioni risarcitorie per richiedere il ristoro dei danni subiti”.
L’associazione per i consumatori, inoltre, chiede che “vengano forniti i dati del monitoraggio sullo stato di funzionamento degli impianti di riscaldamento delle scuole siciliane, ritenendo indispensabile l‘intervento delle Prefetture per ottenere la mappatura degli edifici scolastici interessati da tali disservizi e per richiamare alle loro responsabilità tutti gli enti, dal singolo comune all’edilizia scolastica regionale”.
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