Solitamente si dice che all’Università di Catania le cose non cambino mai, che ci siano sempre gli stessi problemi organizzativi, che i professori prendano appuntamento con te e poi non si presentino senza avvisarti, che tu debba fare file chilometriche per consegnare un documento.
Quest’anno invece le cose sono cambiate, ma in negativo. Sono una studentessa del Disum e faccio riferimento al bando per l’accesso alla magistrale.
Fino all’anno scorso, chi si laureava a novembre o marzo, se possedeva già 150 CFU a settembre, poteva evitare di perdere un anno iscrivendosi con riserva alla magistrale all’inizio dell’anno e affrontando un colloquio sulle materie che non aveva ancora superato. (Che senso ha svolgere un colloquio proprio su quelle materie che ancora devi dare? Ce lo siamo chiesti un po’ tutti).
Quest’anno, invece, pare che chi non possiede i requisiti curriculari richiesti entro il 23 settembre non può in nessun modo avere la possibilità di accedere con riserva. Mentre chi li possiede, potrebbe comunque essere sottoposto ad un colloquio, anche per i corsi a numero NON programmato.
Tralasciando il fatto che un colloquio è assolutamente inutile per un corso a numero non programmato, soprattutto se è un corso poco richiesto, per cui ogni anno si presentano pochissimi ragazzi. Ma adesso è normale cambiare le regole all’ultimo momento e non potersi iscrivere se non si possiedono i requisiti necessari entro il 23 settembre?
Senza contare che alcuni studenti che hanno comunque dato tutte le materie del proprio corso di laurea, non possiedono comunque tutti i requisiti richiesti.
In un clima di incertezza generale, se si prova a chiamare il Disum, nessuno sa niente, nessuno sa rispondere o dare informazioni, nessuno sa dare ulteriori spiegazioni sul bando. Quindi, nel frattempo, dobbiamo anche aspettare di sapere se le cose cambieranno, se modificheranno il bando o se davvero dovremo rivalutare l’idea di studiare qui.
Forse, a chi ha strutturato il bando, è sfuggito il fatto che nella maggior parte degli atenei in Italia ci si può iscrivere entro marzo. Perché continuare a mettere i bastoni tra le ruote agli studenti che vogliono restare a studiare a Catania? Perché fare scappare gli studenti che avevano una minima idea di restare qui a proseguire gli studi?
Non solo non vi è tutta questa possibilità di scegliere nelle specialistiche, soprattutto c’è poca varietà rispetto agli altri atenei, ma anche si complicano le cose per chi vorrebbe accedere alle magistrali per l’anno 2015/2016.
Quando vi domandate perché gli studenti fuggono verso altre università, chiedetevi se li mettete in condizione di proseguire gli studi e di costruire il proprio futuro, come avviene negli altri atenei. O forse avete già la vostra fetta di studenti che pagano le tasse e vi interessa fare una selezione?
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