Con un Regolamento del 4 giugno 1938, il Consiglio Universitario Nazionale nega la possibilità di ripetere esami già superati. Gli Atenei di Catania e di Perugia erano stati gli ultimi a dare questa opportunità, ma con la ratifica del 14 gennaio la situazione cambierà.
È vietato ripetere gli esami già verbalizzati: è questo il messaggio che arriva direttamente dal CUN, il Consiglio Universitario Nazionale. A cancellare la possibilità per molti studenti di ripetere un esame già sostenuto con esisto positivo è un Regolamento risalente al 4 giugno del 1938, poi ribadito dal Ministero nella nota del 17 maggio del 1967, dove si sostiene che “…ove si riammettesse tale possibilità in assenza di norme giuridiche, mancherebbe poi la facoltà di rendere operante un eventuale insuccesso dello studente nella prova ripetuta”.
Dopo i controlli sui Regolamenti Didattici proposti dagli Atenei, questa la decisione del CUN, ratificata il 14 gennaio 2015: “L’esame è un atto pubblico, avente valore legale verbalizzato dalla Commissione, esso non può essere ripetuto se non a seguito del suo annullamento secondo le modalità e nei casi previsti dalla norma”.
Gli Atenei di Catania e di Perugia erano gli ultimi a poter usufruire della possibilità di ripetere esami già verbalizzati. Il sindacato studentesco di Perugia si era battuto per evitare la ratifica, aveva chiesto di continuare a concedere tale possibilità agli studenti che avevano già accettato l’esito degli esami, pensando di poterli ripetere: “Che il provvedimento non vada a toccare gli esami già sostenuti, ossia che si permetta agli studenti che avevano accettato votazioni basse, in previsione di poter ridare l’esame non soddisfacente a fine carriera, di poter ancora ripetere tali esami”.
A nulla è servito però l’intervento dell’UDU, la richiesta del Consiglio Universitario Nazionale è stato ratificata il 14 gennaio 2015, togliendo definitivamente la possibilità di ripetere gli esami agli studenti che si mostreranno insoddisfatti della prova sostenuta.